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Smerillo ( FM ) bel borgo montano pieno di verdi boschi ed ariosi panorami


Smerillo è un piccolo borgo nell' entroterra fermano e sorge su un crinale roccioso a 806 metri sul livello del mare continuazione del vicino Monte Falcone. La felice posizione geografica permette di godere di panorami straordinari, infatti il borgo sorge a cavallo tra le valli del Fiume Tenna, a nord, e Fiume Aso, a sud e la visuale corre per tutta la provincia fino al mare. A settentrione ci sono le splendide colline maceratesi e si nota il Conero in lontananza, ad occidente c' è la lunga catena dei Sibillini mentre a meridione si riescono a vedere i Monti della Laga ed il Gran Sasso. Non è facilissimo arrivare a Smerillo perchè sorge in alto equidistante dalle provinciali delle vallate e le strade per arrivarci non sono molto agevoli; ma questo nobile isolamento, i panorami straordinari ed i suo straordinario tesoro naturalistico sono i suoi gioielli più preziosi. Dalla valle del Tenna una decina di chilometri dopo di Servigliano si sale per S. Vittoria in Matenano, e poi Montefalcone Appennino e Smerillo, dalla valle dell' Aso si sale per Montefalcone. Nella fotografia i resti del Castello di Smerillo che sorge all' ingresso del paese su un piccolo rilievo, per difesa dell' abitato e controllo del territorio.

Ci sono due ipotesi inerenti al nome del borgo: la prima deriva da un falco, lo Smeriglio, un rapace che viene a svernare nei nostri territori e che nel Medio Evo era molto utilizzato in falconeria per la sua capacità di cacciatore, la seconda indica il nome del primo proprietario del fondo in cui sorse il primitivo castrum o addirittura del fondatore della comunità stessa. Quello che è sicuro, dai documenti storici, è che le prime notizie del borgo risalgono al 1192 e si riferiscono alle vicende del casato che governava il castello; Il Conte Alberto che risulta pagasse un canone annuo ai monaci del monastero farfense di S. Vittoria in Matenano. Alla fine del 1200, la crisi economica che aveva colpito i signori di Smerillo li costrinse a vendere le loro quote del territorio al Comune di Fermo, in cambio dell' esenzione al pagamento delle tasse sui beni personali. Fermo negoziò con la comunità smerillese una conveniente sottomissione; un atto del 1298 le conferiva la libertà e la piena cittadinanza fermana. Nella fotografia si vede parte della rupe di roccia arenaria su cui si innalzano i resti del " Castrum Smerilli "; il sentiero panoramico che ci passa sotto porta direttamente al borgo. Una piccola deviazione a sinistra, indicata con un cartello in legno, porta alla Fessa di Smerillo; una caratteristica e sorprendente spaccatura nella montagna.


Nella parte alta dell' abitato di Smerillo sono presenti i resti della fortificazione del " Castrum Smerilli " con porzioni di mura erette sulla rupe strapiombante; nella fotografia si vede l' accesso del vecchio cassero. Più in basso è presente una torre di avvistamento, prospiciente la via, non lontano dal palazzo dei nobili di Smerillo. In un secondo momento, la cintura difensiva si allargò comprendendo pure il borgo e furono inserite due porte d' accesso; quella nord è ben visibile tuttora. Le varie vicissitudini e lotte del passato tra Camerino e Fermo, Impero e Papato ed altre hanno portato alla semidistruzione del castello; ora, restaurato, è stato adibito a panoramico giardino pubblico.


Visione dell' abitato di Smerillo visto dall' alto del cassero del castello; esso risulta formato da un nucleo di case strette attorno a due lunghe vie principali con due piazze e diversi vicoli di raccordo. Due sono le chiese: la Parrocchiale dedicata ai SS. Pietro e Paolo in piazza,mentre, nella parte alta, si trova quella di S. Caterina ( XIV secolo ) in stile romanico. Tratti delle vecchie mura si ergono ancora lungo la strada di accesso ed in altre zone del paese, dove sono visibile anche un baluardo e la vecchia Porta Nord. In tutti gli spiazzi esterni, grazie all' altezza del posto, si gode dei magnifici panorami che vanno dai Sibillini al mare.




Per la sua panoramica posizione, Smerillo è definita " il tetto delle Marche ".Assieme al non distante paese gemello di Montefalcone Appennino, esso condivide lo stretto e lungo rilievo di Monte Falcone, ognuno rivolto verso la sua vallata, straordinari panorami dai Sibillini alla costa, ed una grande area boschiva, conosciuta come Bosco di Smerillo. Questo è stato dichiarato Area floristica protetta fin dagli anni '70, con la possibilità di divenire Riserva naturale. Mentre nel versante di Montefalcone il bosco è stato interessato in parte a costruzioni turistiche o residenziali, la parte occidentale in direzione Smerillo è rimasta più integra e naturale, percorsa solo da una fitta rete di sentieri, che aiutano il turista nell' esplorazione dei punti più interessanti.Nella fotografia, una foto classica da cartolina, si possono evidenziare i punti di forza del borgo fermano: il rude castello che difende il sottostante borgo e ne controlla il territorio, i panorami straordinari ed il paesaggio naturale in cui è inserito. Dal grande arco della torre di avvistamento di scende in pochi minuti dal castello al borgo.


La composizione geologica del territorio e le diverse condizioni fitoclimatiche hanno portato una diversa e notevole presenza floristica nel Bosco di Smerillo, con specie molto rare, in una fascia di vegetazione di transizione tra il piano collinare e quello montano. Il bosco è popolato da diverse specie animali quali il tasso, gatto selvatico, volpi, donnole, scoiattoli, lepri, gufi, civette, falchi, ghiandaie, poiane, cornacchie ed altri volatili di piccole specie. Agli inizi degli anni '90 fu istituito, con delle direttive europee, il Sito di Interesse Comunitario ( SIC ), allargando anche il territorio protetto, per le sue bellezze paesaggistiche, le importanti presenze vegetazionali e quella di molte specie animali, alcuni dei quali a rischio estinzione. Nella fotografia il panorama che si gode dalla Casa degli artisti,alla fine dell' abitato, guardando in direzione dei Monti Sibillini.

La presenza delle rarità naturalistiche del Bosco di Smerillo hanno promosso l' iniziativa di istituire, nei locali della ex scuola elementare, un Centro per l' educazione ambientale, con annessi Museo dei Fossili, Minerali e poi Pinacoteca di Arte Contemporanea. Il CEA dispone di biblioteca, banca dati, laboratorio didattico, sala proiezioni multimediali, foresteria con 60 posti letto. E' attiva anche una scuola di orienteering; questo sport nato in Scandinavia un secolo fa, era chiamato " lo sport dei boschi ". Questa pratica sportiva richiede l' analisi, la comprensione e la rapida soluzione di problemi posti dall' ambiente naturale, usando una bussola ed una cartina in scala 1 : 10.000, per arrivare velocemente ad un punto stabilito. Il Bosco di Smerillo, con i suoi 10 chilometri di sentieri, è il campo di gara ideale per manifestazioni di vari livelli di orienteering, dimostrazioni ed apprendimento. Alla fine del borgo, prima dell' ennesimo giardino belvedere, è situata l' isolata ma scenica Porta Nord, antico ingresso al borgo. Da qui si discende per andare a visitare, con un breve percorso, quella meraviglia geologica della Fessa, una gigantesca spaccatura della montagna.

Dall' alto dei suoi 790 d' altezza, 806 se si considera il castello, Smerillo gode di panorami eccezionali sia verso i Monti Sibillini, sia verso le colline maceratesi, sia verso la costa adriatica. Verso settentrione esso domina la valle del fiume Tenna ed i due paesi immortalati nella fotografia, Monte San Martino, in basso a destra su una rupe a 603 metri e Penna San Giovanni di 672, simili a gigantesche isole rocciose in un mare di colline. Il momento migliore per visitare Smerillo è la terza domenica di ottobre, quando si svolge la festa della Castagnata in Piazza ed il borgo si riempie di gente allegra, divertimenti vari, musica e buon cibo a base dei prodotti autunnali, ma soprattutto castagne.

Nel corso di lunghissimi tempi geologici si sono avute diverse fasi tettoniche, compressive e distensive, alternate a fasi erosive. Questi eventi hanno portato all' innalzamento dell' attuale faglia rupestre smerillese e Monte Falcone. Questo lungo rilievo è composto da materiali arenacei e conglomeratici che hanno dato origine a morfologie molto aspre, soprattutto verso i Sibillini. Esso ha forma a dente di sega su cui si sono formati terrazzamenti che seguono l' andamento dei vari strati. L' erosione e le varie spinte tettoniche hanno portato a diverse fratture e crolli. Poco sotto Smerillo si può osservare un tale fenomeno in quanto dalla struttura principale si è staccato un enorme blocco di roccia, dando origine ad un' enorme e spettacolare spaccatura denominata la Fessa, nella fotografia. Essa è lunga circa trenta metri ed alta altrettanti con una larghezza di circa cinquanta centimetri, che permette il passaggio di una persona alla volta. E' una successione di stratificazioni di arenarie e conglomerati sabbiosi al cui interno si possono vedere diversi fossili; molti, tra i più belli, sono stati collocati nel Museo dei Fossili e Minerali del CEA di Smerillo. Il percorso per accedere alla Fessa è breve; bisogna scendere oltre la Porta Nord e seguire il sentiero che scende a sinistra della rupe. Dopo circa dieci minuti si arriva alla spaccatura e poi si può scegliere se tornare indietro o continuare sul sentiero che, passando sotto il centro abitato, risale in direzione del castello.


                                                                         di William Tallevi


                                                                        


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