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Sul Tetto del Mondo, tra un mare di ginestre......

Foto e Testi A cura di William Tallevi

Parco Naturale del San Bartolo ( PU ): sul Tetto del Mondo, tra un mare di ginestre.

Il rilievo della Montagnola, meglio conosciuta dagli abitanti del posto come Tetto del Mondo, pur con i suoi 196 metri sul livello del mare, non ha grandi caratteristiche fisiche importanti se non il favoloso panorama che vi si gode dalla sua cima arrotondata in tutte le direzioni. Se poi si capita nel periodo della fioritura delle ginestre tutto diventa straordinario. E' situata quasi alla fine del lungo territorio montuoso del Parco Naturale del San Bartolo, tra Casteldimezzo e la Baia di Vallugola, poco lontano da Gabicce Monte. La si raggiunge dalla SS 16 risalendo per Casteldimezzo e, dopo 400 metri in direzione Gabicce, imboccando il sentiero n° 151 del parco. Nella fotografia la piatta vetta della Montagnola invasa dalle ginestre con il panorama della non lontana costa romagnola.

Il percorso più semplice per scoprire dirupi e panorami della Montagnola, il Tetto del Mondo, è seguire un tratto del lungo sentiero n° 151 che da Pesaro arriva a Gabicce Mare, attraversando tutto il territorio del parco, prendendolo da poco lontano dalla frazione Casteldimezzo. Numerosi sono altri sentieri che la attraversano per lungo e largo, ma non sono segnalati. Sono stati aperti, con il passare del tempo, da escursionisti, ciclisti, motociclisti e turisti vari, in un territorio che una volta abbandonato è stato invaso dalla vegetazione spontanea, prima fra tutti una gigantesca colonia di ginestre. Poi si può scendere sulla provinciale del San Bartolo e tornare più comodamente per la strada asfaltata. Nella fotografia un sentiero scavato in un muro di alte e ginestre in fiore con Gradara sullo sfondo.

Il sentiero n° 151 del parco costeggia il dirupo sul blu del mare sottostante, l' azzurro del cielo ed il mare giallo delle ginestre, regalando angoli di suggestiva bellezza. Dalla cima piatta si scende con un sentiero tortuoso, con molti spiazzi adibiti a belvedere, tra vegetazione lussureggiante e il volteggiare di varie specie di volatili. Un' antica strada univa Vallugola a Casteldimezzo, unendo alcune case di contadini sui pendii della Montagnola. Ora queste sono diroccate e la strada mezza sparita e sommersa dalla vegetazione.



Il sentiero principale segue il bordo della falesia ed offre diversi punti panoramici dove affacciarsi e godere, usando la precauzione del caso, dei tipici straordinari panorami del San Bartolo fatti di strapiombi, mare, cielo ed in primavera la magnifica fioritura delle ginestre.








Dall' alto della Montagnola, conosciuta meglio come Tetto del Mondo, guardando verso Pesaro si può notare il vecchio porto di Casteldimezzo. Purtroppo la vecchia e tortuosa stradina che scende al mare è franata e chissà se mai verrà ripristinata.









Questo zona del San Bartolo è molto frequentata da escursionisti, ciclisti, motociclisti, fotografi e turisti in genere, perchè è facilmente accessibile e presenta tutte le caratteristiche naturalistiche tipiche del parco. Arrivando nei pressi del pendio che scende nel Rio della Vallugola, si riesce a scorgere in lontananza una bella fetta della costa romagnola.






Il territorio del parco è stretto ed allungato e va da Pesaro a Gabicce Mare: si alternano diversi rilievi e molti canaloni che precipitano verso la sassosa spiaggia. Il connubio tra dolce campagna, verso l' interno, e montuosità strapiombanti in mare, verso oriente, è reso sfavillante in questo periodo dal gioioso sbocciare delle ginestre.







Scendendo dalla vetta della Montagnola, meglio conosciuta come Tetto del Mondo, il panorama abbraccia la sottostante Baia della Vallugola, i rilievi di Gabicce Monte e dietro tutta la costa adriatica romagnola verso Rimini. Il piccolo porto della Vallugola era conosciuto fin dai tempi dei romani e forse anche ai greci e veniva usato principalmente per esportazione di vino pregiato.





Il sentiero piega a sinistra e ,prima di entrare nel bosco, lascia intravvedere la bella Baia della Vallugola con l' invadente massa di una struttura alberghiera. Si racconta che in un tratto di mare tra Gabicce e Castedimezzo sia sprofondata in mare una mitica città di nome Valbruna, una piccola Atlantide adriatica. Si dice che dall' alto dei rilievi, nei momenti di mare calmo, si riesca a vedere ruderi di abitazioni, strade templi. Sono stati anche ritrovati vasi ed oggetti vari che hanno alimentato il mito della città sommersa. Ma la verità forse è meno romantica e più pratica; forse si tratta di reperti dovuti naufragi vari o macerie franate a mare in seguito agli innumerevoli smottamenti o terremoti.


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LISTA DELLE ESCURSIONI












































































































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