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La duplice Basilica di S. Francesco in Assisi ( PG )

Non sono tante le persone che con l'esempio della loro vita e delle opere influenzano una città, una nazione e l' umanità stessa in maniera positiva. E' il caso di S. Francesco di Assisi e del suo rapporto con la sua città natale. La piccola città umbra, alla morte del suo illustre figlio, trasformò la sua fisionomia architettonica cittadina con la costruzione di un gigantesco complesso religioso per custodire e venerare le sue amate spoglie mortali. Quello che vediamo al giorno d' oggi sono due Basiliche sovrapposte ed un Convento dei Frati Minori, che da otto secoli presidiano questo scrigno di storia, arte e spiritualità. Nella fotografia è rappresentata la facciata della Basilica Superiore, la cui facciata gotica mantiene la semplicità lineare tipica dello stile umbro, spezzata solo da un portale gemello e da uno splendido rosone.
La duplice basilica e l' annesso convento furono voluti da Papa Gregorio IX che, con la collaborazione di Frate Elia, diede avvio ai lavori di edificazione, appena dopo aver proclamato Santo Francesco il 16 luglio 1228. Egli volle una " speciale chiesa " adatta a custodire i resti mortali del santo e venisse considerata in perpetuo " Caput e Mater " dell' intero Ordine Francescano. La Basilica Inferiore, bassa e scura, fu terminata il 25 maggio 1230 nelle sue poderose forme romaniche, mentre quella superiore. luminosa e verticale, fu terminata nel 1239 nelle sue eleganti linee gotiche. Entrambe le chiese sono affrescate completamente, rappresentando una delle più alte testimonianze dell' arte pittorica del Due - Trecento. Nella fotografia è rappresentata la navata unica della Basilica Superiore.




Le pareti e le volte della luminosissima Basilica Superiore sono interamente affrescati; il ciclo più importante è quello di Giotto sulla vita di S. Francesco. Fino dal loro apparire essi hanno sbalordito il mondo artistico e religioso per l' originalità dello stile e per il loro straordinario contenuto. Esso rappresenta la profetica testimonianza di S. Francesco che ha riversato nella Chiesa e nella società ideali e valori, che possono essere considerati norma di civiltà e di progresso per tutti. Altri diversi cicli raccontano la vita del santo ed il suo fondamentale contributo a riformare e salvare la Chiesa dalla rovina morale. Diverse vetrate istoriate, opere di insigni artisti italiani ed europei, permettono l' ingresso della luce e rendono l' ambiente molto luminoso. E' stata definita la Chiesa più bella del mondo da molti importanti personaggi. Nella fotografia è rappresentata la drammatica, ma nello stesso tempo serena, morte del Santo di Assisi.


Le due Basiliche sono sovrapposte e comunicanti, sia esternamente che dal loro interno, con ripide scale. Dopo aver visitato quella Superiore si può scendere a visitare quella Inferiore, oppure fare una visita contraria. Le due chiese sono collegate da un ampio e straordinario chiostro dell' adiacente Convento dei Frati Minori. Da qui è magnifica la vista sulla slanciata corona absidale della Basilica Papale di S. Francesco.










Scesi di livello nella Basilica Inferiore, ci si accorge subito del minor slancio verticale delle pareti e della minore luce in entrata dalle finestre, che danno agli ambienti religiosi un' aurea spirituale molto intensa e mistica. La Chiesa ha una grande navata con due transetti, un abside ed un coro. L' ingresso principale, dalla Piazza S. Francesco Inferiore, è arricchito con un bellissimo portale gemello riccamente decorato che da sul transetto d' ingresso e funge quasi da atrio. le arcate di sostegno confluiscono in volte a crociera e solo una a botte. Diverse le cappelle presenti sul cammino verso l' altare e tutte belle e riccamente decorate ed affrescate. Come quella di S. Caterina, rappresentata nella fotografia, perpendicolare all' ingresso.





Le due basiliche sono sempre frequentate in ogni ora e stagione dell' anno da una torma di fedeli e turisti da tutta l' Italia e resto del mondo per vedere dal vivo i posti e le storie raccontate, attraverso i mirabili dipinti antichi, del santo più famoso del mondo. In questo periodo, a causa della paura sismica, la frequentazione è paurosamente diminuita, quasi scomparsa, eppure la Basilica di S. Francesco, dalle ultime scosse, ha avuto solo lievi danni alla scala esterna di collegamento tra le due basiliche .Nella fotografia è rappresentata la navata principale, con le arcate laterali su cui si aprono le varie cappelle.
Come quella Superiore, anche la Basilica Inferiore è completamente decorata nelle sue strutture portanti ed affrescata in tutte le pareti, seppure non con cicli omogenei come quello di Giotto. I cicli pittorici vanno a confluire in un crescendo tematico nelle quattro vele poste sopra l' altare maggiore, dove Giotto rappresenta Francesco nella gloria. Molti sono gli importanti artisti dell' epoca che si sono susseguiti nel decorare la basilica; tra questi Maestro di S. Francesco, Cimabue, Simone Martini, Andrea de' Bartoli, Dono Doni e molti altri. Nella fotografia è rappresentata l' intensa e drammatica deposizione dalla croce di Ambrogio Lorenzetti.
E per finire è doverosa una visita alla cripta, accessibile da una piccola scalinata dalla Basilica Inferiore, dove in una raccolta cappella, sopra un moderno altare e dentro un' urna in pietra povera sono raccolti i resti mortali di S. Francesco. Egli morì serenamente la sera del 3 ottobre 1226, fu santificato due anni dopo e venne tumulato il 25 maggio 1230 sotto l' altare maggiore della Basilica Inferiore. L' attuale cripta, scavata interamente nella roccia nel 1818, venne aperta al culto nel 1824. Qui ogni giorno si riuniscono in preghiera i Frati Minori di S. Francesco, ordine che da secoli segue e cura tutto il complesso religioso e pellegrini e devoti provenienti da tutti gli angoli della terra.


Terminata la visita alla cripta del Poverello di Assisi si può uscire dalla Basilica Inferiore ed entrare nella splendida Piazza Inferiore di S. Francesco, dopo aver constatato i lievi danni arrecati dal recente sisma nel centro Italia, sulla destra della fotografia, pronti per continuare la visita al resto del borgo di Assisi.






                                                 
                                                                        di William Tallevi


                                                                            




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