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I sorprendenti musei di Offagna ( AN )

La medievale Rocca di Offagna con il relativo borgo si erge su un grande basamento di tufo, che ne aumenta la solidità difensiva e di controllo del territorio, a 306 metri di altezza. Essa fa parte del nutrito numero di castelli che avevano il compito di difendere il loro capoluogo Ancona. Offagna, infatti, è posta sul versante sinistro del fiume Aspio, di fronte alla città di Osimo, città nemica da tempi antichissimi. Nella fotografia si vede la forma spigolosa e massiccia mole della Rocca, Monumento Nazionale, con in basso al centro la porticina d' ingresso.


La Rocca di Offagna fu costruita tra il 1454 ed il 1456 sui ruderi di un preesistente antico castello, per cercare di bloccare le mire espansionistiche della vicina ed agguerrita Osimo. La struttura è a pianta quadrata e presenta molti elementi merlati, un cammino di ronda che collega un insieme di torri quadrangolari con un altissimo e possente mastio. Oltre il territorio circostante, controllava pure il borgo: nella fotografia è visibile la Torre dell' Orologio e più indietro la Chiesa di S. Tommaso.









La Rocca era predisposta per difendersi dalle armi da fuoco e reca tracce di un accesso con ponte elevatoio, scomparso da tempo. Nel 1925 è stata restaurata parzialmente e recentemente è stato effettuato un ultimo intervento. Persa la funzione militare è oggi adibita a museo di se stessa, oltre a contenere un' interessante raccolta di armi antiche. Nella fotografia, scattata dall' alto del mastio si vede il vertice orientale del borgo anconetano con la sagoma del Monte Conero all' orizzonte.









La piccola cittadina di Offagna può vantare alcuni interessanti musei storici e naturalistici. Oltre al Museo della Rocca e la Raccolta delle armi antiche, inserita al suo interno, sono presenti il Museo della liberazione di Ancona, situato vicino alla stupenda Chiesa del SS. Sacramento dell' architetto Andrea Vici ed il Museo naturalistico Luigi Paolucci. Nella fotografia è rappresentata la sala d' ingresso alla Rocca di Offagna con antiche armi ed armature.



Un articolato percorso obbligato porta il turista a percorrere ogni angolo della rocca: dalle segrete, il cortile, le scalinate, le torri angolari con il panoramico camminamento di ronda fino al poderoso mastio. In ogni sala attraversata è allestita una serie di collezioni di armi, da quelle più antiche a quelle più moderne. In questa fotografia, scattata nelle segrete, è rappresentata una mannaia per decapitazione.











In Via dell' Arengo 11, asse principale cittadino, è collocato il Museo della liberazione di Ancona. Nato nel 2005 esso fu istituito per ospitare testimonianze, documenti, immagini e reperti di un periodo storico importante, quello della Seconda Guerra Mondiale, che segnò profondamente il territorio marchigiano. Offagna visse in maniera intensa gli anni della guerra con bombardamenti, fughe nei rifugi, fame e cruente battaglie scatenate per poter arrivare a liberare il capoluogo. Tra i tanti reperti ci sono un' infinità di armi da fuoco, come queste rappresentate dalla fotografia.

Il percorso museale ha un insieme di grandi tabelle che spiegano le varie fasi del passaggio della guerra nel territorio anconetano, e diverse sale dove sono ospitati filmati ed immagini fotografiche, come questa di un soldato in una postazione difensiva, ma pronto all' azione, equipaggiamenti e munizioni varie.






Altro importante museo cittadino è quello di Scienze Naturali Luigi Paolucci, situato in Via del Monastero, non lontano dalla Rocca. E' stato allestito dalla Provincia di Ancona e dedicato ad il più grande naturalista della regione. Espone reperti del territorio anconetano ed una ricca strumentazione scientifica. Il percorso si sviluppa su due livelli e sei stanze. Nelle prime due sono stati ricostruiti lo studio di Paolucci ( 1849 -1935 ) ed il suo laboratorio didattico, con strumenti originali dell' epoca.



Nelle altre quattro sale sono presenti reperti naturalistici di flora e fauna tipici del territorio marchigiano, ed in particolar modo dell' area del Conero. Il criterio usato per l' allestimento è quello descrittivo delle aree che vanno dal mare alle colline fino alla montagna. Nel piacevole percorso museale si nota chiaramente la vocazione didattica.








                                                                            di William Tallevi


                                                              













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