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Salita alla Grotta di Monte Cucco ( PG ) ( 1 di 2 )


Una grossa area montuosa separa l' Umbria dalle Marche, incuneandosi tra i confini provinciali di Pesaro ed Ancora; il massiccio del Monte Cucco. Questo è situato nella parte nord orientale della regione umbra, delimitato dai fiumi Chiascio e Sentino e dal percorso della vecchia Via Flaminia. Il territorio del massiccio è stretto ed allungato, essendo il tratto appenninico tra Scheggia ( PG ) e Fossato di Vico, che va a tracciare il confine umbro marchigiano. Molte sono le vette che lo compongono e tra queste primeggia il Monte Cucco con i suoi 1566 metri di altezza, situato al centro della lunga cresta. Nella fotografia la sua grossa mole rocciosa è rappresentata da una delle due zone turistiche presenti; la Val di Ranco.
Il territorio del Monte Cucco è protetto dalle norme di tutela ambientali del parco omonimo, istituito nel 1995. Questo perchè tutta l' area protetta, oltre 10.000 ettari, presenta un eccezionale patrimonio ambientale e naturalistico. Il Parco del Monte Cucco rientra nel territorio comunale di Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo e Sigillo ed è gestito dal Consorzio Obbligatorio omonimo. Il Monte Cucco ha una particolarità che lo rende unico; è stato interessato da grandi fenomeni di erosione carsica, che hanno eroso il suo interno. Grandi ambienti ipogei sono situati al suo interno, collegati da cunicoli e pozzi e denominati Grotta di Monte Cucco. Dal 2007 è possibile la fruizione turistica.
Per andare alla scoperta delle bellezze geologiche della Grotta di Monte Cucco bisogna prendere per la lunga e panoramica strada che sale dalla cittadina di Sigillo, fino alla località Pian di Monte. Qui la strada finisce ed inizia il lungo sentiero di avvicinamento all' ingresso della Grotta di Monte Cucco, che ha la particolarità di aprirsi alla quota di 1390 metri. La zona di partenza è pure il Decollo Sud per gli amanti dello sport del volo libero del deltaplano e parapendio. Il motivo è dato dai morbidi ed erbosi pendii settentrionali che regalano grandi risalite di correnti calde ascensionali. Oltre a questa zona è presente un' altra zona di decollo, nei pressi di Monte Culumeo nella zona turistica di Val di Ranco. Entrambe le due zone di decollo sono apprezzate da amanti di questo sport proveniente da molte regioni italiane e dall' estero. Su Pian di Monte è collocata questa slanciata struttura metallica dal titolo " Il volo di Giulia " di Eros Mariani, che spiega al meglio lo spirito sportivo ed avventuroso della località e dei suoi frequentatori.
La visita alla Grotta di Monte Cucco è regolata da un orario stagionale; in estate tutti i giorni mentre per il resto dell' anno è aperta nei fine settimana o su prenotazione per gruppi numerosi. Nel percorso di visita si è accompagnati da una guida esperta del Consorzio, che fornisce assistenza e tutte le informazioni relative agli aspetti delle grotte. Le possibilità di visita sono tre: turistica, traversata ed avventura. Si differenziano tra loro per il diverso impegno, lunghezza e durata. Prima di partire è bene prenotare telefonicamente ed avere tutte le informazioni utili consultando il sito del Parco del Monte Cucco. Dato che l' ingresso della grotta è in quota bisogna fare una tranquilla escursione di quaranta minuti per avvicinarsi ad esso.
Oltre il fenomeno carsico delle sue grotte il territorio del Parco del Monte Cucco si presenta con molte emergenze geologiche, naturalistiche e una grande varietà di paesaggi. Il versante umbro risulta risulta più morbido ed erboso, mentre quello marchigiano è più brullo e dirupato. Qui le acque esterne hanno scavato, nel corso dei millenni, la spettacolare Forra di Rio Freddo, che si presenta proprio sotto il percorso di salita con i monti Spicchio e Culumeo. Si tratta di uno stretto e spettacolare canyon roccioso che si sviluppa in profondità con un dislivello importante. Cascate, laghetti e vari dislivelli sono il terreno ideale per la discesa sportiva con guide esperte e tutta l' attrezzatura di sicurezza.
Il Parco del Monte Cucco possiede una vasta rete di sentieri che portano l' escursionista a visitare le sue bellezze geologiche ed ambientali. I principali di questi sono i sentieri 1 e 2; entrambi uniscono le zone turistiche di Val di Ranco e Pian delle Macinare. Il n° 1, che è pure un tratto del Sentiero Italia, passa a metà monte, mentre il n° 2 passa poco sotto la vetta di Monte Cucco e conduce all' ingresso alla grotta omonima. Il primo tratto di salita è su una tranquilla carrareccia sassosa ed il percorso dura una ventina di minuti. Arrivati al Rifugio Valcella si è attrezzati con un casco di sicurezza e vengono date le informative generali per l' escursione in grotta. La carrareccia termina al rifugio e continua sotto forma di stretto sentiero, prima dentro una fresca zona di bosco, poi in una zona esposta e panoramica.
Altri venti minuti di percorso occorrono per arrivare all' ingresso della Grotta di Monte Cucco. Il sentiero si fa sempre più ripido e stretto, passando su un versante sempre più dirupato e panoramico. Il procedere in sicurezza è garantito da pali e fili metallici. Il panorama si allarga in una visuale che spazia su grande parte dei monti marchigiani. Avvicinandosi ad uno spigolo del monte il sentiero piega a sinistra, mentre l' orizzonte viene riempito dalla lunga cresta del Monte della Strega. Questo monte è incuneato tra Sassoferrato, il Monte Catria e il Cucco. La tradizione locale propone due motivazioni per questo strano nome; la prima dice che solo una strega a cavallo della sua scopa poteva stare in equilibrio sulla sua affilata cresta. Mentre la seconda ipotesi è legata all' antica Battaglia delle Nazioni tra Romani e Lega Italica del 295 a. C. a Sentinum, l' attuale Sassoferrato, in cui scese in campo una strega fra questi ultimi per propiziarne la vittoria e maledire gli odiati nemici.
Un lungo rettilineo in piano porta alla piattaforma d' ingresso alla Grotta di Monte Cucco. Questa è stata creata per poter accedere in sicurezza alla grotta, facendo sostare i vari gruppi di visita. L' accesso è protetto da una robusta gabbia metallica perchè il suo ingresso è verticale ed accessibile solo con guida in un percorso organizzato. Al suo fianco si apre una piccola e suggestiva cavità; al suo interno continua il sentiero n° 2 del parco che, aggirando il monte, scende poi verso la località turistica di Pian delle Macinare per Valrachena. A questo s' innesta pure il sentiero 14 che sale in vetta ai 1566 metri di Monte Cucco.
Oltre l' ingresso principale della Grotta di Monte Cucco denominato Est ne esiste uno secondario a Nord. Questo è stato scavato artificialmente per permettere l' intera traversata in grotta da un versante all' altro del monte. Nell' aerea piattaforma metallica vengono date le ultime istruzioni per usufruire in sicurezza dell' escursione e varie notizie di carattere storico, geologico ed ambientale. Il panorama che si gode da questo punto di osservazione è straordinario; sono visibili gran parte dei monti marchigiani, con di fronte a noi i monti che compongono la Gola di Frasassi e più a destra il Monte S. Vicino. Conviene dare una bella occhiata a questo panorama, perchè ne vale la pena e perchè per le prossime due ore si lascerà la luce del sole per scendere nelle viscere del Monte Cucco.


                                                                       di William Tallevi


                                                            

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