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Escursione ad anello del Corno di Catria ( PG ) ( 2 di 2 )

Dopo aver scelto, a metà della Costa del Catria, tra le due possibilità di salita; quella più semplice e diretta prendendo il bivio a destra, o quella più emozionante, panoramica ma rischiosa della Cresta del Catria andando a sinistra, si arriva alla Sella del Corno di Catria. Anche qui c' è una doppia scelta; aggirando la grande parete del Corno di Catria che incombe sull' escursionista dal versante settentrionale si sale, con il sentiero n° 29, verso il Rifugio del Boccatore per poi scendere al panoramico Corno di Catria. Altrimenti, prendendo il versante orientale, lo si aggira dal basso, si sale il diagonale per arrivare alla cresta che porta al vero Corno di Catria. Nella fotografia si vede l' aguzza Cresta del Corno con sotto la piccola sella. 
Su questa sella incombe la gigantesca e rocciosa parete del Corno di Catria, che si innalza per 136 metri. La sua imponenza e verticalità attira diversi appassionati della scalata su roccia, che vi accedono dopo lunga fatica dai due versanti della montagna. Volendo salire sul Corno di Catria con il percorso più panoramico bisogna aggirare verso questa grossa mole dall' aspetto dolomitico verso destra.





Seguendo il percorso, ben segnalato, che dalla Sella del Catria taglia il versante orientale del monte, si sale con un andamento tortuoso di quota. Il tratto più caratteristico è un passaggio dentro un ripido canalino pietroso, che si supera senza troppe difficoltà aiutandosi anche con la forza delle braccia. Da questo versante si riesce a vedere Isola Fossara, la nostra base di partenza ed arrivo, e tutta l' allungata mole a più vette del Monte della Strega, anticipata dalla rotondeggiante vetta del Monte Foria.



Il percorso sul versante orientale del Corno di Catria sale tra tratti scalinati rocciosi e tratti su ripidi pratoni. Ben presto si arrivati sulla cresta che collega il Corno di Catria alla zona del Boccatore e Pian d' Ortica. Qui i panorami che si godono sono mozzafiato con una panoramica a 360 °.







Questa cresta è lunga e panoramica ed è più larga e accessibile rispetto a quella stretta ed aerea superata in precedenza. Prima di salire per continuare la nostra escursione ad anello, conviene scendere verso la punta del Corno di Catria e la sottostante Gola. Una targa identifica il Corno di Catria e sono presenti le tracce delle diverse strade di salita dei rocciatori. Il panorama che si gode sulla gola e sui monti circostanti è fantastica, come l' emozionante vista della Cresta del Catria vista dall' alto.









Il lungo e faticoso percorso in salita deve essere interrotto da pause, per rifocillarsi e riprendere le forze; questa larga cresta erbosa fa proprio al caso visto gli ariosi panorami che regala. Dopo la pausa, uno sguardo verso l' alto, ci fa capire capire che la parte ripida e faticosa dell' uscita è terminata. Ora si tratta di salire verso la zona boscosa del Rifugio del Boccatore ed uscire sui pascoli del Pian d' Ortica.




Il fresco del Bosco del Boccatore e la tranquillità dei pascoli di Pian d' Ortica fanno riprendere forza ed entusiasmo nell' escursione. A sinistra s' intuisce la lunga e ondulata cresta rocciosa dei Balzi degli Spicchi, erbosi e arrotondati nel versante orientale, rocciosi e dirupati in quello occidentale. Alla fine dei pascoli, costeggiando la carrareccia che sale da Ca la Strada verso la vetta, c' è la deviazione del sentiero n° 34 che scende alla Fonte dell' Insollio. Scendendo oltre si costeggia la dirupata Balza dell' Aquila del Monte Catria, con la selvaggia valle da cui si origina il Fiume Cesano.

Alla fine della profonda vallata il sentiero fa una piega stretta e scende, con diversi tornantini, sui sottostanti prati del Piano S. Angelo. Qui intercetta il sentiero n° 6 del Parco del Monte Cucco, che è pure un tratto del lungo Sentiero Italia. Questo sentiero proviene da Fonte Avellana, scavalcando la Costa delle Calecchie e costeggiando la lunga e maestosa parete rocciosa della Costa Grande del Catria. Una volta superato il grande slargo erboso di Pian delle Quaglie si scende verso la frazione di Isola Fossara, terminando il nostro percorso ad anello.


Se scalando la Cresta del Corno e poi arrivando al Corno stesso la visione del dirimpettaio Monte Motette è sempre fedelmente presente, è da questo monte che si ha la visione migliore della parte più spettacolare ed emozionante del percorso proposto.
















                                                                 di William Tallevi


                                                     

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