Header Ads

Anello nella Forra del Ponte a Botte ( PG ) tra Umbria e Marche



Il percorso descritto, pur essendo piccolo, presenta qualche difficoltà e un po' d' impegno fisico per superare i numerosi dislivelli, ma è molto bello e spettacolare. Si tratta di un anello sul Monte Cerro e poi la valle del Fosso la Foce per andare andare alla scoperta del sorprendente Ponte a Botte. Nella fotografia, la valle vista da sopra il ponte sulla SS 3 Flaminia, tra Pontericcioli di Cantiano ( PU ) ad un chilometro prima del Valico della Scheggia ( PG ).

Il Ponte a Botte è sul sentiero n° 48 del Parco del Monte Cucco ( PG ) ed il modo più semplice per raggiungerlo è seguire le indicazioni, venti metri dopo esserci transitati sopra, del segnavia e della frazione Fiume. Si scendono a destra tre o quattro ripidi tornanti e poi, una volta arrivati al torrente, si entra nel suo letto e lo si risale con cautela fino ad entrare nella gola e sotto il ponte. Una raccomandazione importante è quella di andarci in estate quando non c' è acqua, altrimenti l' impresa risulta impossibile.
Il mio tragitto, invece, prevede la ripida e faticosa scalata del piramidale Monte Cerro a strapiombo sulla gola, perchè esso nasconde un' insolita sorpresa e solo nel tragitto di ritorno si transiterà sotto il famoso ponte.


Ed ecco la sorpresa del Monte Cerro...un profilo quasi umano sulla vetta, visibile però solo a metà scalata e nella posizione vicino allo strapiombo; chiaramente una sorprendente illusione ottica. Anche qui bisogna prestare attenzione per non correre inutili rischi.

Dopo essersi riposati dalla faticosa ascesa del Monte Cerro, si vede in lontananza la piccola cresta che ci porterà alla carrareccia che, girando sotto Monte Orneti, ci porterà a fare il giro dell' alta valle del Fosso la Foce. Sulla sinistra si nota la massiccia mole del Monte Acuto.

Arrivati alla carrareccia si può seguirla verso destra, o salire sulla cresta, dove corre il confine regionale tra Umbria e Marche, per ammirare la catena montuosa del Monte Catria.


Dalla carrareccia che gira attorno al Monte Orneti, alle nostre spalle, con un' occhiata alla valle del Fosso la Foce, si vede il percorso di cresta sull' arrotondato Monte Cerro appena fatto. In basso a sinistra, vicino all' ombra, si nota una delle due aperture circolari del Ponte a Botte, che chiude la vallata.

Dopo essere arrivati allo spigolo del Monte Aguzzo, si scende dentro la valle fino a trovare il sentiero n° 48 del Parco del Monte Cucco e se ne discende il letto del torrente fino ad arrivare al maestoso Ponte a Botte. Si tratta di un ponte costruito senza poter contare su piloni di sostegno, quindi è come se si trattasse di due; il primo appoggia alla metà della gola e l' altro vi si appoggia sopra. Un' opera di alta ingegneria dell' inizio del 1900.

Passando dentro la gola e sotto il ponte ci si accorge che questo è sospeso in alto, abbarbicato alla roccia. Si resta meravigliati dalla magnificenza di questa gola scavata da un piccolo torrente come questo la Foce, ma la spiegazione è semplice; tutto è dovuto al fatto che la valle a monte è molto ampia, la pendenza in discesa notevole e quindi l' acqua arriva con una forza escavatrice devastante.

La gola del Torrente la Foce è lunga una cinquantina di metri, con le pareti scavate dall' erosione dell' acqua. Bisogna procedere con cautela e soprattutto fare il percorso in estate, in mancanza di acqua. Per superare un discreto dislivello è stato posizionato pure una scaletta di legno; ultima difficoltà prima di uscire dalla gola, arrivare alla strada per la frazione Fiume e ritornare sulla SS 3, al punto di partenza.

di William Tallevi

http://www.themarcheexperience.com/

Nessun commento

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento!

© The Marche Experience 2014 -. Powered by Blogger.