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Nocera Umbra ( PG ), città delle acque

Nocera Umbra è una delle diverse e straordinarie cittadine umbre arroccate in posizione panoramica. Sorge nella valle del fiume Topino, sull' antica Via Consolare Flaminia che collega Fano, la riviera adriatica e Roma capitale. Le sue origini sono umbre e fu nota con il nome di Nuceria - La Nuova. La fortunata posizione strategica e di collegamento viario le fecero assumere una rilevante posizione in epoca romana. Anche la Via Settempedana finiva qui, collegandola con le città del centro Marche. Poi, con le invasioni barbariche, Nocera arretro' in posizione difensiva sul rilievo attuale e si fortificò al meglio.
Nocera Umbra rimase diverso tempo sotto la dominazione longobarda e si trovò in seguito a fronteggiare la vicina Gubbio, passata sotto il Ducato di Urbino. Con il passare del tempo assunse l' attuale aspetto di cittadina medievale.
Essa passò sotto diverse dominazioni; dal 1202 sotto quella della vicina e potente Perugia. Dal 1439 passò alle dipendenze dello Stato della Chiesa e ne seguì le vicende politiche e militari fino ai tempi moderni e al passaggio al Regno d' Italia. Nel corso dei secoli fu più volte devastata e sempre ricostruita.


L' ultima devastazione Nocera Umbra l' ha subita nel non lontano 1997, quando fu colpita da un terribile terremoto. Essa si trovò quasi nell' epicentro di una scossa del 6° grado Richter. I danni furono ingenti al centro storico, reso totalmente inabitabile, alle persone con le loro attività commerciali ed artigianali. Ci fu un esodo di massa di persone verso zone più sicure. Negli anni a seguire i lavori sono andati avanti recuperando case, palazzi e facendo tornare, pian piano, le persone nel centro storico, alla loro vita ed attività varie. Oggi Nocera Umbra si presenta in una veste moderna e ben ristrutturata, anche se ha perso un po' il fascino antico dei tempi andati. Una bella porta fortificata, fresca di restauro, da accesso al centro storico da un bel viale, attorniato da giardini ed esercizi commerciali.





La struttura del centro storico di Nocera Umbra è stretta ed allungata sul ripido colle dove sorge. E' racchiusa da un giro di mura che, nel corso del tempo, sono state sopraelevate da abitazioni, dando al borgo l' aspetto di una città fortezza. Sono rimasti due ingressi fortificati e tracce della vecchia fortezza sull' apice della collina, rappresentata ormai dalla solitaria Torre del Campanaccio. Il corso principale di Nocera Umbra s' inerpica tra alte abitazioni, arricchite da scalinate e balconi fioriti, verso il cuore del centro storico.









Con una ripida svolta a sinistra si arriva a Piazza Grande, il maggiore slargo cittadino e cuore del centro storico. Qui vi prospettano i più bei ed importanti edifici pubblici e religiosi di Nocera Umbra. L' aspetto dell' insieme è armonioso e monumentale, anche se nel lineare stile medievale. Qui è situata l' antica  Chiesa di S. Francesco, ristrutturata esternamente verso la fine del Cinquecento ed internamente pochi anni dopo. Presenta una bella facciata in pietra, con linee semplici ed eleganti in stile tardo - gotico. Al suo interno si possono ammirare numerosi ed interessanti dipinti, opere di importanti artisti dell' epoca. Dal 1997 è sede del Museo Civico e custodisce molti reperti romani e quelli longobardi del VI - VII secolo, provenienti dalla Necropoli del Portone.
Poche centinaia di metri oltre Piazza Grande si arriva all' apice del colle, dove anticamente era situata la rocca difensiva cittadina. Oggi giorno si fronteggiano due grossi ed importanti edifici: quello religioso rappresentato dal Duomo, dedicato a S. Maria Assunta e quello civile della Torre Campanaccio, del XI secolo d. C. Quest' ultima faceva parte dell' originale rocca difensiva ed è stata ricostruita ex nuovo, dopo la devastazione del terremoto del 1997. Il Duomo rimane in posizione un po' sacrificata rispetto all' alta torre; ha la facciata in stile romanico ed è stata rimaneggiata tra il Settecento e l' Ottocento, fino ad assumere l' aspetto attuale. Dallo spiazzo occidentale dei due monumenti si ha uno splendido affaccio sulla sottostante Valtopina e sul circondario dei monti.






Dopo aver visitato la parte alta del centro storico di Nocera Umbra, quella nobile e monumentale con chiese, palazzi e torre, non si può non scendere a visitarne la parte più popolare. Nella pianta cittadina diverse sono le viuzze parallele che degradano verso la Valtopina. Sono collegate tra loro da scalette, volte e arcate varie e portano alla scoperta di belle abitazioni, fresche di restauro, abbellite da fiori ed graziosi arredi urbani.










Tornando indietro nel nostro percorso di visita, si può passare a visitare un elemento architettonico caratteristico nocerino: un lungo corridoio porticato, con grandi finestroni ad arcate che si aprono sulla periferia cittadina e la vallata sottostante.
Questi sono ben visibili dall' esterno, essendo quasi alla base delle antiche mura in lunga sequenza.
Nocera Umbra sta rinascendo dopo anni di lunga e faticosa ricostruzione post terremoto. Il centro storico è quasi totalmente restaurato e la gente è ritornata alle proprie case ed attività. Anche le varie tradizioni locali sono state recuperate, come il Palio dei Quartieri, un' appassionante sfida tra i quartieri che si svolge la prima settimana di agosto. Un' altra vocazione cittadina è per il turismo, coinvolto, oltre per le bellezza della città, anche per lo straordinario territorio naturale fatto di colline, boschi e monti tutti da vivere.




Nocera Umbra è una cittadina famosa fin dall' antichità per le sue sorgenti di acqua naturale e dagli effetti terapeutici. Queste sorgono spontaneamente nei dintorni e hanno dato vita a diversi stabilimenti termali. Oggi giorno le acque sono sfruttate industrialmente per l' imbottigliamento. Il località Bagni di Nocera si trovano due di queste: le fonti Angelica e del Cacciatore. Queste benefiche acque sono presenti anche nel centro storico con alcune fontane e sono state utilizzate, in tempi non lontanissimi, anche negli scenografici lavatoi nocerini. Per tutti questi motivi, Nocera Umbra si può tranquillamente fregiare del titolo di  città delle acque.


                                                                di William Tallevi


                                                       



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