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S. Benedetto del Tronto ( AP ), regina della Riviera delle Palme


S. Benedetto del Tronto è il comune litoraneo marchigiano più meridionale ed assieme alle vicine Grottammare e Cura Marittima costituisce la famosa Riviera delle Palme. Questo perchè fino dall' inizio dello sviluppo turistico della fine dell' Ottocento, favorito dalla mitezza del clima, si è pian piano creato una vegetazione di tipo tropicale. I suoi lungomari si sono abbelliti con splendide palme e giardini esotici che, assieme alle belle ville liberty, alle strutture turistiche e le splendide spiagge, hanno contribuito ad attirare sempre più turisti e diventare la meta balneare più famosa delle Marche. Come le vicine Grottammare e Cupra Marittima, anche S. Benedetto del Tronto è diviso in due nuclei abitativi; il Paese Alto più antico e lo sviluppo moderno a ridosso del porto e della marina.
Una massiccia cerchia di mura sostiene il vecchio Paese Alto, cresciuto all' interno dell' antico castello sambenedettese originario. Purtroppo le complesse vicissitudini storiche hanno fatto arrivare a noi solo una porta d' ingresso fortificata e l' isolata e svettante Torre del Gualtieri. E' del XII secolo, a pianta esagonale ed era il mastio del castello; è situata tra una bella piazza belvedere in direzione mare e dietro alla zona absidale della gigantesca Chiesa di S. Benedetto Martire. Quest' edificio religioso crebbe sul punto dove, al tempo degli antichi Romani, fu ritrovato il corpo di uno di essi martirizzato perchè aveva abbracciato la fede cristiana. Egli prese il nome di Benedetto e divenne in seguito il patrono della città. Chiesa e torre svettano sulla città moderna di S. Benedetto a ricordare la sua antica origine.




Sulle antiche mura del Paese Alto si sono costruite un giro di abitazioni dai vivaci colore pastello; tra di esse, sopra l' antica fontana, si nota la fantasiosa Casa del Vento. E' l' abitazione espositiva delle opere dell' eclettico artista Marcello Sgattoni. 
Diverse sono state le antiche popolazioni italiche che si sono succedute sul rilievo del Paese Alto, prima dell' arrivo dei Romani. Il lungo periodo florido sotto il loro dominio finì con l' arrivo delle invasioni barbariche e S. Benedetto fu vicino alla sparizione. Il documento più antico che lo cita risale al 998; fu a lungo feudo dei Vescovi di Fermo e contesa tra fermani ed ascolani. Il castello fu eretto dai Gualteri nel 1148 ma, nei secoli successivi fu spesso devastato e ricostruito. Nel XVI secolo S. Benedetto ricevette l' autonomia da Fermo e, grazie ad un periodo positivo, si allargò in direzione mare in un nuovo quartiere, sviluppando abitazioni e il porto. Piano piano si svilupparono le attività marinare e i commerci; infine in tempi moderni fu la volta di artigianato, industria e soprattutto turismo.
Una visita a S. Benedetto del Tronto può iniziare al Paese Alto, posto poco sopra l' asse della Statale Adriatica e di fianco al torrente Albula. Discendendo verso il mare, con poche centinaia di metri, si arriva alle vie XX Settembre e Risorgimento che convergono Piazza Matteotti. E' questa una bella zona pedonale con bei palazzi, negozi ed esercizi pubblici che rappresenta l' asse principale della città e luogo di frequentazione dei locali. Diverse sono le installazioni artistiche che abbelliscono gli angoli più rappresentativi della città. Continuando in linea retta su Via Moretti si supera il sottopasso ferroviario e si arriva alla via più rappresentativa di S. Benedetto.
L' antico borgo marinaro di S. Benedetto, in tempi moderni, è stato rimodellato a nuovo ed in modo funzionale con ampi viali e strade tutte ortogonali, arricchite con arredi, vegetazione esotica e nobili abitazioni. Infatti, come le vicine cittadine, anche qui i signori locali hanno impreziosito i viali con le loro nobili e sfarzose ville in stile liberty. Magnifici mosaici moderni arredano le intersezioni viarie di questa lussuosa via cittadina, che termina di fronte alla verde e spumeggiante fontana/rotonda Giorgini. Oltre svetta la candida mole del faro portuale, altro simbolo cittadino.

La zona a mare di S. Benedetto risulta essere un' enorme oasi verde, con oltre 8.000 palme messe a dimora, giardini esotici con fontane, giochi per bambini, arredi artistici e svariate strutture turistiche. Il lungomare cittadino, circa quattro chilometri è stato progettato nel lontano 1932 e conserva ancora il suo fascino d' annata. Uno dei simboli è la Palazzina Azzurra; realizzata negli anni ' 30 in stile razionalista è stata per decenni al centro della vita balneare-culturale della città con le sue feste, eventi ecc. E' stata anche ufficio turistico; ora è stata risistemata e rivalutata come sede di importanti esposizioni artistiche.

Tre sono le vie parallele alla costa ricche di palme e più rappresentative di S. Benedetto: Via delle Palme, Via Buozzi e Viale Marinai d' Italia. In esse vengono realizzati i massimi eventi cittadini, come la mostra antiquaria L' Antico e le Palme e molti altri. Anche i due lungomari, nord e sud, sono impreziositi da palme, giardini, zone relax, sportive con arredi artistici. Una lunga pista ciclabile parte da Cupra Marittima, passa a Grottammare, S, Benedetto e termina alla Riserva Naturale della Sentina, alla foce del Fiume Tronto, collegando tutta la Riviera delle Palme.

S. Benedetto non è solo una meta turistico-balneare super attrezzata, ma vanta anche molti musei che raccontano le tradizioni e la vita passata delle due genti. E' diventata, inoltre, una città di una spiccata vena artistica e ne sono la riprova i molti eventi culturali che si susseguono nel suo territorio durante tutto l' anno. Un discorso a parte merita l' artistico molo sud la cui passeggiata, partendo dalla foce del Torrente Albula al fanale della chiusura del porto è impreziosita da vari splendide sculture in marmo e metallo. Tutte raccontano l' intenso rapporto che esiste tra i sambenedettesi e il mare; se oggi questo molo può rappresentare uno straordinario prolungamento artistico come " salotto buono " del centro cittadino, una volta era visto con più partecipazione emotiva essendo il tranquillo o difficile approdo dopo le fatiche di una lunga e dura giornata di pesca in mare. Simbolo cittadino moderno è questa rappresentazione del volo di Jonathan il gabbiano, in cui libertà e autodeterminazione vengono visti con il giocoso volo di questi volatili. Annualmente una manifestazione di scultura all' aperto consente di allungare il numero degli enormi scogli scolpiti da artisti di tutto il mondo, che costituisce la barriera a mare del molo sud.
Proseguendo sul lungomare sud si arriva alla Riserva Naturale della Sentina; una delle ultime zone protette della regione a partire dal 2004. Essa si estende per 174 ettari tra Porto d' Ascoli e il Tronto. E' una zona verde e umida quasi priva di insediamenti umani fatta di campi, paludi e un selvaggio arenile di due chilometri. In questa zona anticamente risultava essere il Porto di Ascoli, di cui rimangono solo alcune rovine. Ora la zona è sede di diverse specie animali tra uccelli, mammiferi, rettili ed anfibi che qui trovano un habitat tranquillo per vivere o per sostare nelle migrazioni come vari volatili. Una fitta serie di sentieri, tabelle informative e capanne d' osservazione sugli specchi d' acqua, permettono una tranquilla frequentazione turistica.


                                                                                 di William Tallevi


                                                                   

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