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Spinetoli ( AP ), sentinella picena sulla Valle del Tronto

Spinetoli, insieme a Monsampolo del Tronto e Monteprandone, è un antico borgo castello del Piceno posto al controllo della bassa valle del fiume Tronto. Sorge su un colle panoramico a 170 metri d' altezza a circa quindici chilometri dall' Adriatico e una ventina dal capoluogo Ascoli Piceno. Spinetoli è collocata poco lontana dalla confluenza del torrente Fiobbo nel Tronto e deve il suo nome al colle Spineola, a causa della massiccia presenza di rose spine. Lo stemma comunale, a tale proposito, riporta questo fiore come simbolo cittadino.

L' antica storia di Spinetoli parte dalla civiltà picena, le cui testimonianze sono venute alla luce dagli scavi effettuati in una vasta necropoli del V - IV secolo a. C. dal Marchese Allevi. Nel 269 a. C. si svolse un' importante battaglia tra Piceni e Romani; durante lo scontro si verificò un tremendo terremoto alla fine del quale questi ultimi risultarono vincitori. Come ringraziamento i Romani edificarono un tempio alla dea Tellure, nell' area dove ora è situata la chiesa di S. Maria Assunta. La romanizzazione del territorio portò pace e stabilità e la popolazione si concentrò sulla vallata dove, nel frattempo, era stata costruita la Via Salaria. Le cose cambiarono drasticamente con la calate delle varie orde di barbari alla fine dell' impero romano. Risalgono a quel periodo il trasferimento della popolazione in luoghi d' altura più facilmente difendibili. Nella fotografia è rappresentato l' ingresso sud al castello di Spinetoli.
Fu scelto il colle Spineola per la costruzione del castello e delle varie fortificazioni. All' anno Mille risale la presenza della chiesa di S. Maria Assunta all' interno del perimetro delle mura. Un paio di secoli dopo abitazioni private furono aggregate in un primo centro storico. In quei periodi il borgo castello era governato da un feudatario del vescovo di Ascoli e dai monaci di Farfa. Verso il XV secolo Spinetoli venne conquistata dagli Sforza e a quel periodo risale lo stemma di famiglia con il leone rampante collocato sul secondo ingresso al castello, sulla Terrazza Belvedere.

Dopo la dominazione sforzesca ci fu il ritorno al dominio della Chiesa e Ascoli ne approfittò per ribadire la sua egemonia su comuni e territori dell' intera valle del Tronto. Altro periodo difficile per Spinetoli fu la guerra tra Ascoli e Fermo e più tardi tra Francesi e Spagnoli. Ritornò l' autorità papale che fu interrotta solo dai Francesi che, dopo il 1798, fecero entrare anche il piccolo borgo piceno nella loro Repubblica. Con la Restaurazione del 1815 Pagliare, l' attuale popolosa frazione a valle di Spinetoli, ebbe un cinquantennio di autonomia con un proprio municipio che solo nel 1866, con l' unità d' Italia, perdette. L' ingresso a sud del castello offre il magnifico panorama sulla sottostante valle del Tronto ed in lontananza la Montagna dei Fiori e di Campli.





Il centro storico di Spinetoli risale in gran parte al XIII secolo; la pianta del castello originario risulta essere esagonale ed è racchiuso da una robusta cinta di mura a scarpata. Tra mattoni e mattoni, con il tempo, è cresciuta una nutrita colonia di cespugli di cappero. La porta d' ingresso nord è rimasta isolata dalle mura nelle ristrutturazioni avvenute nel tempo e da accesso ad uno dei due slarghi presenti nel centro storico.





Mentre a sud il castello è preceduto da un torrione con ingresso ad arco e la Terrazza Belvedere sopraelevata, a nord è Piazza Roma lo slargo principale dove si affacciano i principali edifici cittadini. Tra questi svetta la massiccia Torre Civica in laterizio con una eccentuata base scarpata; è situata a fianco dell' ex Palazzo Municipale del XVI secolo. Questa torre era anticamente il mastio del castello, poi venne distrutto e nella ricostruzione venne adattato a torre campanaria.






A fianco della Torre Civica sorge la chiesa di S. Maria Assunta dalla semplice, ma elegante, facciata squadrata in laterizio. Fu consacrata nel 1367 dal vescovo Colonna ed è a navata unica. Fu edificata si resti di una chiesa più antica dedicata alla Santissima Trinità, antecedente all' anno Mille. Quest' ultima, si dice, edificata su un antico tempio romano dedicata alla dea Tellure. Tra le opere d' arte presenti spicca un antico organo di Vincenzo Paci del 1858.










Nel piccolo borgo di Spinetoli sono presenti tre interessanti realtà museali che raccontano le tradizioni di questa parte del Piceno. Il Museo della civiltà contadina presenta attrezzi e oggetti di vita rurale, raccontando la vita nelle campagne picene. Il Museo della Necropoli raccoglie e presenta gli antichi reperti di epoca romana ritrovati in prossimità della Via Salaria. Il terzo museo è dedicato alla scultura moderna e mette in mostra opere presentate ed acquisite durante l' annuale Concorso Nazionale. Inoltre è presente un' importante zona umida, l" Oasi la Valle ", che si estende per 25 ettari nei pressi del fiume Tronto. L' habitat comprende alcuni stagni nei quali sono presenti vegetazione tipica ed una fauna molto numerosa e varia. Salendo a Spinetoli s' incontra l' Oratorio di S. Rocco del XVI secolo dedicato al santo molto invocato contro la piaga della peste. Gli abitanti del posto venerano molto S. Rocco ed hanno voluto impreziosire il suo oratorio con affreschi, bassorilievi ed arazzi.
Altro importante luogo di culto cittadino è il Santuario della Madonna delle Grazie, collocato al bivio tra le strade per Ascoli e Castorano. La storia dell' attuale chiesa inizia 1300; l' origine deriva da un pittore di passaggio che avrebbe dipinto un quadro della Madonna, diventato subito oggetto di devozione. Il motivo è dovuto ai numerosi presunti miracoli ottenuti dai suoi fedeli. In un primo momento fu realizzata un' edicola votiva e poi, verso la seconda metà del Settecento, l' edificio religioso venne ingrandito fino ad assumere l' attuale aspetto.




                                                                     di William Tallevi


                                                                  

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