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TRA MOSTRI E CASCATE - LI VURGACCI


In un piccolo Borgo delle Marche, in provincia di Macerata, c'è un percorso poco conosciuto ma di grande bellezza, immerso nel bosco lungo le gole create dal fiume Potenza ed in presenza di strane sculture: "Li Vurgacci" di Pioraco.
DA VEDERE, ma intanto leggete il nostro racconto.

Premessa 
La dove le acque del fiume Potenza attraversano Pioraco (MC) dando vita ad una serie di cascate, gorghi, fosse e forre create da anni ed anni di erosione, inizia il Sentiero de “Li Vurgacci”. Immersi nel verde della natura, si possono osservare resti di età romana ed incontrare anche delle strane creature. Il percorso pedonale su ponti e passerelle di legno, si snoda per circa 500 metri lungo le sponde del fiume ed è percorribile in un ora circa, da Aprile ad Ottobre.” 








Come arrivare? 

Arrivati alla cittadina di Pioraco (MC) ci sono 2 possibilità per accedere al percorso "li Vurgacci":
una, che è quella che abbiamo fatto noi, parte dalla cartiera Miliani (facile da trovare) poco distante dal centro di Pioraco (800m); la seconda parte proprio dall'interno del paese ed è indicato da cartelli.





Il nostro percorso

Appena arrivati alla cartiera, ci sembra tutto molto strano....un'azienda (ok, ha bisogno di acqua per ciò che fa) così vicina ad un posto così naturale. 

L'arrivo al sentiero per tanto non ci piace moltissimo, andiamo comunque avanti e troviamo sulla destra una grossa parete rocciosa in cui alcune persone si stanno arrampicando.

Poche decine di metri più avanti si entra nella boscaia e rimaniamo francamente stupiti dal percorso che comincia davanti a noi, infatti è ben costruito e sistemato con ponti in legno. 

Il sentiero si snoda tra le cascate e "mostri" ed è stato predisposto proprio all'interno della gola sfruttando il percorso del fiume Potenza.

Un percorso molto semplice proprio perché costruito dall'uomo ma ben integrato con la natura che lo circonda. 


Si passeggia poco sopra il fiume all'ombra degli alberi, è veramente piacevole al punto che quasi ci si dimentica di stare a poca distanza da un'azienda e da un paese.

Andiamo avanti nel percorso fotografando scorci di cascate, anfratti e piccole grotte naturali non accessibili da quella posizione, ma tutto molto suggestivo. 



Ad un certo punto ci imbattiamo in strane sculture nella roccia, i cosiddetti mostri de li' Vurgacci che in realtà sono opere dell'artista locale Antonio Ciccarelli.
Ci ritroviamo anche in una specie di piazzola chiamata "fossa dei mostri" con una specie di finestrella naturale tra le rocce dove si riesce a vedere una cascatella.
Passando dall'altra parte della finestrella ci sono diverse sculture nella roccia viva che rappresentano visi angosciati e sofferenti come se fossero anime in pena in qualche posto lontano da noi (forse all'inferno?).


Troviamo lungo il percorso diverse teste ma a quanto pare ce ne sono alcune che probabilmente non abbiamo notato perché nascoste dalla vegetazione. 


Ci fermiamo per un po' di tempo a fare foto in tutte le direzioni per poi ripartire e procedere lungo il percorso. 




Più andiamo avanti e più il rumore dell'acqua aumenta.
Ad un certo punto ci ritroviamo di fronte un splendida cascata alta poco meno di una decina di metri con sopra un ponte artificiale dove si deve passare per procedere. 




Dopo aver fotografato la cascata ci avviamo sul ponte dal quale si vede un'altra cascata un centinaio di metri più avanti....questo percorso è tutta una sorpresa!
BELLISSIMO.




Continuiamo camminando vicino all'acqua sorpresi dal fiume Potenza, che non ci aspettavamo così creativo nel formare gole e cascatelle! 





Purtroppo, ad un certo punto bisogna lasciare i torrenti e ci immergiamo nella boscaglia facendo un percorso in salita non molto agevole per chi non è in forma ma comunque semplice, fino ad arrivare sopra un colle/balcone che si affaccia sulla cittadina di Pioraco. 


Il paesaggio da li' è splendido! 

E' con un po' di tristezza che lasciamo questo splendido percorso.
Nel giro di 10 minuti (tutti in discesa) ritorniamo lungo la strada che arriva in paese. 

Consigliamo comunque di fare un passeggiata anche nel paesino che è davvero molto carino!!!






Qualche informazione su Pioraco

Il territorio era frequentato in epoca neolitica e conserva tracce di un santuario dell'età del bronzo sulla cima del Monte Primo (fine dell'XI-prima metà del X secolo a.C., frequentato fino in epoca ellenistica[3].
In età romana era presente un insediamento, citato dall'Itinerarium Antonini come Prolaqueum. Il nome deriva dalla prossimità ad un lago in seguito scomparso.
Si trattava di un insediamento romano della regio VI Umbria, al confine tra i territori dei municipi di Camerinum (Camerino) e di Matilica (Matelica). Era situato in corrispondenza di un doppio attraversamento del fiume Potenza, con i ponti Marnone e "delle cartiere", dove questo formava un'ansa. Il luogo di sosta si trovava, tra Dubois Fiuminata e Septempeda (San Severino Marche), sulla strada romana che si staccava dalla via Flaminia arrivando fino ad Ancona, lungo la riva sinistra del fiume ("via Camellaria", da Nuceria Camellaria, oggi Nocera Umbra, presso cui si distaccava dalla Flaminia, o "via Prolaquense"). Nel territorio comunale sono stati rinvenuti tratti di carreggiata, in parte tagliati nella roccia e in parte sorretti da strutture di contenimento in opera quadrata.
Nell'area cittadina sono state rinvenute strutture attribuite a edifici pubblici e di culto e ad impianti termali, la cui prima fase risale all'epoca augustea. Un acquedotto portava in città le acque del torrente Scarsito e ne regolarizzava l'assetto idrico. Nella località di Malpasso sorgeva una villa che conserva pavimentazioni a mosaico.
Negli Acta Sanctorum Severini et Victorini del VII secolo si ricorda che san Vittorino avrebbe fatto penitenza nei boschi presso Prolacen.
Il castello, la cui esistenza è citata in documenti del XIII secolo, divenne residenza dei Da Varano duchi di Camerino. Già dal 1364 vi è citata la presenza di attività per la fabbricazione della carta, favorita dall'abbondanza d'acqua e tuttora attiva. I Da Varano possedevano nel luogo una "cinciara", dove si lavoravano gli stracci utilizzati come materia prima. Locali e attrezzatture erano affittati agli abitanti del paese, i quali ricevevano inoltre dai duchi, che se ne erano riservati il monopolio, gli stracci da lavorare.

Foto e Racconto: Zallocco Emanuele

CONSIGLI 
- percorso semplice, adatto a tutti (anche bambini) 
- non uscire dal percorso per addentrarsi in punti un po' pericolosi dove si rischia di cadere in acqua.

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