Porto San Giorgio ( FM ), moderna città di mare ed antica roccaforte fermana

Porto San Giorgio è situato al centro del litorale adriatico fermano ed è una rinomata e moderna città turistica. E’ facilmente raggiungibile con autostrada, ferrovia ed aeroporto di Ancona ed offre un’ ampia gamma di servizi, strutture di accoglienza, spiaggia lunghissima, porto efficiente e verdi colline nell’ entroterra. Grazie a questo e ad un nutrito tabellone di eventi d’ arte, sport e cultura attira un enorme numero di turisti dall’ Italia e dall’ estero. La storia moderna di Porto San Giorgio ha inizio dal XX secolo con l’ i avvio delle attività turistiche, artigianali ed industriali che hanno attirato molti abitanti a vivere sulla costa, ma la sua storia parte da più lontano. La cittadina è sempre stata legata alla vicina e potente Fermo, dal cui territorio comunale è attorniata da tre lati. Vari ritrovamenti fanno supporre che il centro si trovasse spostato verso la foce dell’ Ete e che, nel 1° secolo d. C. si chiamasse Castrum Firmanorum.

L’ antico nucleo fortificato di Porto San Giorgio, in epoca romana e poi altomedievale, seguì sempre le vicende storiche di Fermo, assumendo poi il nome di  Portus Firmi. Furono pescatori dell’ alto Adriatico ad insediarsi sull’ altura di Monte Cacciù e fondare l’ attuale centro abitato portosangiorgese. La fortezza che si andò a costruire venne il seguito chiamata Castel San Giorgio. Grazie a questa presenza venne stabilita un’ alleanza tra Fermo e Venezia, che favorì i rapporti commerciali tra le due città. Fu Lorenzo Tiepolo, nel 1267, a trasformare il porto cittadino in un attrezzato e ben difeso scalo marittimo. Fece quindi costruire la Rocca Tiepolo, con mura che proteggevano tutta la cittadina da eventuali attacchi dei saraceni dal mare. Nei secoli successivi Rocca e mura potenziati ancora più, trasformarono Porto San Giorgio in una cittadella fortificata quasi imprendibile.

Nei secoli successivi il Castello di San Giorgio cercò sempre di affrancarsi alla potente Fermo, fino ad arrivare, nel 1729 in un conflitto vero e proprio. Solo nel 1741 la cittadina fermana riuscì ad eleggere i suoi consiglieri e magistrati e prendere l’ attuale denominazione. Nonostante le dure vicissitudine storiche rimangono ben leggibili nel tessuto cittadino le antiche fortificazioni. L’ antica chiesa parrocchiale del Castello venne demolita nel 1832 e riedificata più in basso, creando una adeguata piazza. Chiesa e slargo cittadino sono intitolati a San Giorgio, che è anche il santo protettore. Al suo interno sono presenti una statua di San Giorgio ed una copia del polittico di Carlo Crivelli del 1470. Completano la bella piazza l’ alta Torre dell’ Orologio del 1840 e l’ artistica Fontana della Democrazia.

La Piazza e la Chiesa di San Giorgio sorgono all’ intersezione con la SP 239, che continua poi con Viale Minzoni verso la zona mare e la SS 16 Adriatica. Di fianco ad queste è presente la piccola e raccolta piazzetta che prospetta sul Teatro Comunale. La sua costruzione, come in molti altri casi simili nelle Marche, fù per coronare lo status di benessere raggiunto da Porto San Giorgio. Questa avvenne nel 1825 su disegno dell’ architetto Giuseppe da Tolentino. Sul fronte esterno il teatro reca una lastra di pietra con scritta la frase “ Castigat ridendo mores “, riferendosi alla sua  funzione umoristica e sociale.

A fianco della bella piazzetta si allunga l’ antico borgo fortificato, con le sue caratteristiche viuzze, case in mattoni e le varie arcate d’  accesso. Tutte le casette sono ordinate attorno a Via Castello di San Giorgio, che ha un ingresso con arcata ogivale. Un’ altra apertura è perpendicolare alla statale, mentre alcune viuzze gradinate s’ innalzano verso il pendio. Tutto è ordinato e pulito, ben restaurato e non si trovano troppe strutture moderne, dando al nucleo abitativo un’ atmosfera antica. Dalla statale verso il lungomare le abitazioni sono tutte del secolo scorso raggruppate in ordinati schemi ortogonali.

Risalendo la breve Via del Crocefisso, perpendicolare dell’ antico nucleo di Porto San Giorgio, si arriva in breve al Parco ed alla Villa Bonaparte, oggi denominata Pelagallo. Questa sorge lateralmente a poca distanza dalla Rocca Tiepolo, a cui è collegata con una lunga infilata di robuste mura e massicci torrioni. Un gigantesco parco contorna la villa, allungandosi in direzione sud, sotto il rilievo denominato Monte Cacciù. L’ edificio è in stile neoclassico e fù edificato dall’ architetto Ireneo Aleardi, tra il 1826 e il 1829. Il committente era Girolamo Bonaparte, fratello dell’ Imperatore Napoleone, che dedicò questa sfarzosa residenza alla moglie Caterina. Gli interni sono finemente decorati, come sono impreziositi gli  esterni da bassorilievi ed altorilievi celebrativi.

Villa Bonaparte Pelagalllo risulta una delle più ricche e rappresentative dimore nobili in stile neoclassico della riviera adriatica. Girolamo Bonaparte riuscì a costruirsi un esilio dorato tra ricchezze e sfarzi, ricevendo i ricchi e nobili fermani con ricevimenti e feste varie. Le vicende storiche portarono all’ abbandono di Girolamo  dalle Marche e la villa viene in seguito acquistata dai conti Pelagallo. Un moderno restauro ha portato il complesso edilizio all’ antico splendore. Altro edificio degno di nota è la Chiesa di Santa Maria del Suffragio. E’ situata sul versante settentrionale del centro storico, a ridosso della statale e si presenta con belle e semplici forme lineari, resa ancor più maestosa dal rialzo di una bella gradinata. La sua costruzione risale al XVII secolo e conserva al suo interno diverse opere di notevole interesse, tra le quali spicca una Crocifissione di Vincenzo Pagani.

Solo durante il periodo napoleonico Porto San Giorgio riuscì a raggiungere l’ autonomia cittadina dall’ ingombrante e potente Fermo, riuscendo ad ammettersi la non lontana Torre di Palme. Le cose, per fortuna, non cambiarono neppure con la restaurazione pontificia. Nei tempi a seguire la piccola città fermana adriatica consolidò le varie attività legate alla pesca, ai traffici ed ai viaggi. La tranquillità e la bellezza del posto attirarono l’ interesse di facoltose persone che iniziarono a risiedere a Porto San Giorgio. Emblematico il caso di Girolamo Bonaparte e della sua faraonica villa a metà strada tra centro storico e lungomare. Con il passaggio alla realtà del Regno d’ Italia la piccola cittadina riuscì a salvare la sua autonomia e riuscì a godere dei benefici della realizzazione della Ferrovia Adriatica e della linea Porto San Giorgio – Amandola. Il conseguente sviluppo cittadino portò ad un incremento dei turisti e residenti; la cittadina si dotò di strutture cittadine adatte, mentre sorsero numerose ville con grandi giardini e numerosi alberghi sul lungomare. Ancora oggi, camminando sul lungomare o nelle vie parallele, è possibile trovare vecchie villette liberty ben restaurate, che testimoniano l’ antico insediamento turistico. 

Porto San Giorgio può disporre di una straordinaria spiaggia di oltre quattro chilometri, con strutture di accoglienza, divertimento e servizi vari. E’ da diversi anni bandiera blu per la qualità della sua acqua e può contare su un grande e moderno porto turistico. I suoi numeri sono importanti: 140.000 metri quadrati per 900 posti barca, oltre ad una zona dedicata alla pesca. Il porto risulta essere di fianco alla foce dell’ Ete Vivo e perpendicolare a Fermo ed ai Sibillini. Molte sono gli eventi che caratterizzano, specialmente in estate Porto San Giorgio: manifestazioni artistiche, musicali, culturali e della tradizione locale. Tra queste vale la pena citare il Premio letterario Volponi, il Festival degli scacchi, mentre tra le feste tradizionali c’ è la Festa del mare di fine luglio, con la famosa Padella gigante dell’ Adriatico.

                                                                                                 di William Tallevi