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Pedalando sulla Bicipolitana alla scoperta di Pesaro ( 1 di 2 )

La dinamica e moderna città di Pesaro, anche se è conosciuta in tutto il mondo per i suoi mobili, i motori e la musica di Rossini, ha un' antica anima storica, artistica e naturalistica. Negli ultimi tempi a Pesaro è aumentato l' uso della bicicletta e per incentivare questa vocazione è stata realizzata la Bicipolitana. Si tratta di una rete di piste ciclabili, dette linee, nuove e vecchie collegate tra loro, che permettono la mobilità cittadina in modo moderno e sostenibile. E' possibile un approccio turistico alle bellezze di Pesaro utilizzando le varie possibilità offerte dalla Bicipolitana. Il punto di partenza può essere lo splendido lungomare pesarese con il Piazzale della Libertà, cuore del litorale.
Questo magnifico spazio verde, con al centro la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, è al centro della lunga spiaggia di Pesaro e, con il suo asse principale di Viale della Repubblica, è perpendicolare al centro storico. In un angolo è presente l' Ufficio Turistico dove chiedere materiale ed informazioni sulle linee della Bicipolitana. Questa ha delle linee principali, la 1, 2 e 3, e secondarie, dal 4 all' 11 più vari raccordi. La linea n° 1 parte dal Porto, passa per il centro ed arriva al Piazzale della Libertà; qui incrocia la n° 2 che da Fano arriva fino al Porto. La n° 3 parte da Baia Flaminia, costeggia il fiume Foglia ed arriva a Borgo S. Maria. Tutte le altre linee si collegano a queste, uscendo dal centro storico a raggiera verso i quartieri periferici.
Prima di prendere il via sulla linea n° 2, di colore azzurro, in direzione Porto è bene ammirare il magnifico Villino Ruggeri autentico gioiello liberty di inizio 900, ricco di decorazioni a motivi marini e floreali. Il percorso della ciclabile segue parallelo a Viale Trieste, tra passeggiata a mare, grandi alberghi, strutture turistiche, esercizi commerciali e diversi palazzi e ville signorili. Questa zona in estate, grazie alla spiaggia ed ai vari locali, è molto frequentata da turisti e locali. Il tratto terminale del percorso si conclude al porto di Pesaro; qui è possibile raggiungere il colorato e panoramico molo sud, sorvegliato dalla ieratica stele " Riflesso dell' ordine cosmico " di Eliseo Mattiacci.
Diversi servizi sono collegati alla Bicipolitana di Pesaro: il Bike Sharing " C' entro in bici ", servizio gratuito di bici in diversi angoli cittadini, diversi punti SOS Bici per riparazioni varie e  parcheggi pubblici per le due ruote. Pesaro è una delle splendide spiagge marchigiane ed ha molte attrattive sia sulla spiaggia che sul porto. Dopo aver girovagato per il molo sud si può risalire la Calata Caio Duilio. Qui di caratteristico ci sono i pescherecci, la fila delle vecchie case dei pescatori, i banchetti per la vendita del pesce appena pescato e le nuove imbarcazioni turistiche. Arrivati al ponte di Via Cecchi è interessante prendere la Strada tra i due porti; qui sono presenti cantieri, officine, negozi nautici specializzati e diversi ristoranti specializzati in pesce. Arrivati nei pressi del molo nord si ha un' idea complessiva del porto, del fiume Foglia, che scorre parallelo, della spiaggia in direzione Colle Ardizio e di quella di Baia Flaminia, con all' orizzonte la gran mole del Monte San Bartolo, che si protende sul mare. Tornati indietro a Via Cecchi si passa sul ponte del Foglia e si prende la linea n° 3 che conduce alla spiaggia di Baia Flaminia.
Grandi e moderni palazzi costituiscono questo quartiere che, oltre alla bella spiaggia, offre diversi bei locali, ristoranti, bar, esercizi commerciali e numerosi Hotel. Il litorale termina proprio con l' inizio delle pareti quasi verticali del San Bartolo. Tornati indietro si ripassa il ponte sul Foglia e se ne segue il corso con Via Canale. Questo tratto è molto verde e naturale e, sui vari pontili, ospita numerose piccole barche e motoscafi da pesca. Passando  sotto il ponte della statale si arriva al vertice nord est del centro storico di Pesaro. Qui ci si trova di fronte ad un tratto delle robuste ed antiche mura che difendevano secoli fà la città.
Poco oltre è presente la massiccia Porta Rimini, superata la quale si entra nel centro storico pesarese. Vale la pena visitare l' interno del grande bastione del Carmine, sulla sinistra, perchè vi sono collocati due importanti elementi: gli Orti Giuli e l' Osservatorio Valerio. Il primo è un classico giardino dell' Ottocento, con un' asse centrale da cui si diramano viali abbelliti da elementi neoclassici ed un interessante belvedere cittadino. E' dedicato al pesarese Giulio Perticari. Sempre all' interno del giardino è presente l' Osservatorio Metereologico - Sismico " Valerio " fondato da Luigi Guidi nel 1861. Ancora oggi svolge attività di rilevazione ed ospita una grande raccolta di antichi  strumenti scientifici.
L' ingresso agli Orti Giuli è libero, mentre l' Osservatorio Valerio è visitabile su richiesta. Ritornati esternamente a Porta Rimini, il percorso della linea n° 1 della Bicipolitana continua rettilineo parallelo alle mura cittadine malatestiane. Alla destra è presente il trafficato Viale della Liberazione, che passa di fianco alla Caserma del Monte, si dirige verso l' Ospedale San Salvatore, la stazione ferroviaria e quella delle corriere. Nonostante ciò il procedere sulla nostra pista ciclabile è tranquillo, essendo tra platani, pini e a fianco dei giardini paralleli alle mura. Arrivati nei pressi della stazione ferroviaria una tabella informativa indica l' innesto con la linea n° 8, Centro - Villa San Martino, di colore viola.






Una piccola deviazione di percorso sulla linea n° 8 porta in breve al gigantesco Parco Miralfiore. Si tratta di un autentico polmone verde posto appena fuori dal centro storico, molto utilizzato per sport e relax. E' di proprietà comunale e completamente restaurato nel 2003, con uno sviluppo di circa 27 ettari. Un percorso sopraelevato lo percorre per intero, collegando i numerosi viali. Sono presenti fontana, anfiteatro, laghetto, vari boschetti, oltre un punto di ristoro e tutte le attrezzature turistiche per rilassarsi e far giocare i più piccoli.

La Villa Miralfiore non è visitabile perchè di proprietà privata, ma basta un' occhiata attraverso la cancellata per notare le sue splendide linee rinascimentali. Dal 1549 è passata di mano da diverse nobili  famiglie: Della Rovere, Medici, Lorena, poi gli Albani e  vi hanno lavorato gli architetti Genga e Terzi. Tornando verso la linea n° 1, verso il centro, si passa nei pressi del Viale del Risorgimento. Qui, in vicinanza della stazione ferroviaria è collocata questa artistica piazzetta dedicata alla Resistenza. E' un tranquillo posto, anche se tra due trafficate vie, dove potersi fermarsi un attimo tra il verde e i suggestivi angoli creati da questa complessa istallazione artistica. Poco oltre si continua verso il centro di Pesaro.


                                                             di William Tallevi


                                                       

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