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Filottrano ( AN ), panoramico borgo sulle colline anconetane

Filottrano si presenta ai suoi visitatori arroccato su un colle a 270 metri d' altezza, tra il Rio Troscione e il Torrente Fiumicello, affluenti del Musone. E' posizionato tra Osimo e Cingoli, nel vertice sud ovest della provincia anconetana. Gode di una privilegiata posizione baricentrica regionale; è così equidistante da Ancona e Macerata e tra il mare e i monti. Il suo vasto territorio, oltre il bel centro storico, comprende un vasto numero di frazioni sparse tra un mare di ordinate colline. Dall' abitato di Filottrano si gode di uno straordinario panorama sulle belle cittadine circostanti, la catena montuosa degli Appennini e la costa adriatica con l' inconfondibile profilo del Conero.
L' attuale centro storico di Filottrano si presenta abbastanza compatto, costruito in mattoni, con molti aspetti caratteristici. Facendo il giro dell' abitato si riesce ancora a vedere gran parte delle mura e dei rafforzamenti difensivi, anche se in seguito sono state innalzate da abitazione più moderne. La storia di Filottrano è millenaria; si parte dai ritrovamenti dell' età del bronzo sul Musone, si continua con un insediamento dei Galli Senoni prima e  colonia romana poi. Il nome di Filottrano si fa risalire al nome del condottiero Optrano, da cui deriva Mons Filiorum Optrani.

Il periodo del medio evo fu molto travagliato per Filottrano, tra guerre e distruzioni con le città vicine e lotte intestine tra guelfi e ghibellini. Nel XIV secolo il Cardinale Albornoz ripristinò l' ordine ponendo il borgo sotto la protezione dello Stato della Chiesa. Dal 1530, con l' incremento della popolazione, furono istituiti gli statuti comunali. Questo periodo di tranquillità permise a Filottrano di dotarsi di importanti edifici civili e religiosi. Nel 1790 Papa Pio VI modifico il vecchio termine Monte Filottrano nell' attuale denominazione, elevandola al grado di città. Il borgo anconetano fu coinvolto anche in importanti eventi bellici: riuscì a respingere l' invasione delle truppe di Napoleone nel 1799 e liberarsi dai tedeschi, con una sanguinosa lotta, nel luglio 1944. In ricordo di quei terribili momenti la città fu decorata con la Medaglia d' Argento al Merito Civile il 29 settembre 1989.
Tre sono gli accessi principali per una visita in città e due le porte storiche; nella fotografia è rappresentata Porta Marina.
Una targa ricordo è posizionata sull' ingresso cittadino a ricordo degli eroici paracadutisti della Nembo, liberatori di Filottrano dai tedeschi. A fronte, fuori dal cerchio delle mura, è posizionata la maestosa chiesa settecentesca di S. Maria Assunta. Esistente fin dal XIV secolo, fu riedificata fin dalle fondamenta nel 1679 dall' architetto Matteo de' Rossi. In seguito assunse l' aspetto attuale nel XVIII secolo; all' interno sono presenti decorazioni barocche e tutti i dipinti sono dedicati alla Vergine. Inoltre vi è sepolto l' esploratore Costantino Beltrami, bergamasco di nascita, ma filottranese d' adozione, famoso per aver scoperto le sorgenti del Mississipi ed aver intrattenuto buoni rapporti con le tribù Sioux.
Con l' ingresso da Porta Marina si accede al vertice alto di Filottrano in Piazza Cavour; qui sorge il massiccio Palazzo Comunale, con l' elegante torre civica. Fu realizzato nel XVI secolo in stile bramantesco ed è attualmente sede del Municipio. Diversi sono i palazzi nobili presenti nel centro cittadino, rappresentanti delle diverse famiglie aristocratiche del XVIII e XIX secolo. Nel non lontano Palazzo Beltrami - Lucchetti hanno sede il Museo del Biroccio e quello dedicato all' esploratore Beltrami. Altra importante raccolta di cimeli e ricordi storici è  nel Museo della Battaglia di Filottrano.

Scendendo, con Via Leopardi, verso la sottostante Piazza Garibaldi si passa di fronte alla sconsacrata Chiesa di S. Francesco sede di eventi e manifestazioni. Un cippo posizionato nei pressi permette la visuale su bel cinque chiese cittadine. Piazza Garibaldi si presenta con la sua bella pavimentazione, un elegante portichetto dietro al quale c' è l' Arco di Porta Nuova. Salendo la scalinata si arriva di fronte alla Chiesa di S. Maria degli Angeli, con la poderosa abside ed l' elegante cuspide di stile borrominiano del campaniletto. Questo slargo cittadino rappresenta il cuore pulsante di Filottrano, come centro d'incontro, spazio per feste e manifestazioni varie.
La Chiesa di S. Maria degli Angeli fu edificata a metà del XVIII secolo per volere della nobile famiglia Gentiloni. Presenta un ricco apparato  di decorazioni tardo barocche ed è chiusa al culto dal lontano 1952. Durante il periodo natalizio i suoi spazi vengono usati per allestire un presepe artistico. Nel centro storico di Filottrano sono presenti  diverse chiese: S. Cristoforo la più antica, delle Stimmate, di S. Chiara, S. Francesco, S. Michele e le già citate S. Maria Assunta e S. Maria degli Angeli.


In un angolo di Piazza Mazzini, vero cuore del centro storico di Filottrano, è situata una bella statua in bronzo. Su un alto piedistallo si erge fiero il nobile longobardo Optrano, a cui si deve il nome della città. La bella via alle sue spalle è S. Cristoforo, che porta alla chiesa omonima. Diverse sono le feste e le iniziative che tengono vive le tradizioni ed il folklore locale; tra queste degne di nota sono la Festa della Trebbiatura, le iniziative varie della Città presepe a Natale e soprattutto la Contesa dello Stivale. Nel 1466, dopo un saccheggio da parte degli osimani in territorio filottranese, un cavaliere nemico per sfuggire alla cattura lasciò uno stivale nelle mani avversarie. Questo divenne un simbolo di quella battaglia e negli anni a venire fu portato in giro un cavallo con un fantoccio di paglia calzante il famoso stivale. In tempi moderni il tutto si trasformò in una contesa tra le contrade, con sbandieratori, musici, taverne e sfilata di figuranti in costumi antichi.


In direzione ovest il Corso del Popolo termina con l' Arco a piè del Corso; sulla sua destra ci sono i bei giardini pubblici Morici, con lo straordinario Monumento ai Caduti. All' orizzonte ondeggiano le famose colline anconetane, oltre ancora è presente la cortina dei monti preappenninici. In queste strade era solito allenarsi lo sfortunato campione di ciclismo Michele Scarponi, natio del posto e idolo locale. Filottrano è una città molto sportiva e diverse sono le attività agonistiche di buon livello. Attorno a Filottrano, su due rilievi boscosi panoramici, sono collocate due straordinarie ville settecentesche: Villa Spada - Lavinj e Villa Centofinestre. Filottrano è famosa anche grazie al settore enogastronomia perchè può contare su prodotti del territorio genuini, sapientemente elaborati. Inoltre la città dell' entroterra anconetano si distingue dalle altre per le numerose attività artigianali di sartoria d' alta moda, con tantissimi spacci vendita per acquisti di gran classe. Per questi motivi Filottrano merita, a pieno titolo, la qualifica di Città della Sartoria.


                                                                di William Tallevi






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