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Trekking urbano alla scoperta delle bellezze e dei segreti di Osimo ( AN ) ( 2 di 2 )

La straordinaria tabella fotografica con panoramica aerea di Osimo, presente nella centrale Piazza Boccolino, rende a pieno l' idea della cittadina che si eleva su un lungo crinale tra le vallate dei fiumi Aspio e Musone e le città di Ancona e Loreto. Questa posizione strategica e dominante le ha permesso di controllare il territorio fin dalle epoche antiche ed essere al centro di traffici e commerci. Anche i fertili terreni delle vallate circostanti hanno contribuito al benessere ed alla crescita della città. Fu importante centro romano, come dimostrano le varie vestigia, l' assetto urbanistico classico e i ricchi reperti presenti nei suoi musei.
Dopo lo splendore dell' epoca romana, Osimo ha una nuova scossa evolutiva nel periodo dei comuni; lo sviluppo cittadino è assecondato dall' allargamento della cinta muraria, integrandola con quella romana precedente. E' infine in epoca rinascimentale e barocca che Osimo raggiunge l' attuale elegante e nobile fisionomia cittadina; vengono infatti costruite nuove chiese, palazzi e scenografiche piazze. In tempi moderni vengono aggiunti arredi urbani, istallazioni artistiche e curato al massimo gli spazi verdi. Nella fotografia sono rappresentati i giardini pubblici di Piazzanova, magnifico spazio verde attrezzato con una vastissima panorama sul territorio circostante e sui monti all'orizzonte.
L' andamento urbano di Osimo segue per lunghezza il crinale su cui sorge, seguendo l' antica urbanistica ortogonale romana. L' accesso al centro cittadino è su entrambi i versanti e sui vertici; su quello occidentale sono collocati gli splendidi giardini Piazzanova con il loro panoramico belvedere. Scendendo con Via Saffi e poi salendo con Via Leonetta si ritorna in Piazza del Comune, sull' antico decumanus maximus romano. Poco lontano, in Via S. Francesco, è situata la Basilica di S. Giuseppe da Copertino, la cui costruzione parte dal lontano XIII secolo. Molte trasformazioni si sono avvenute nel corso dei secoli, come molte opere artistiche l' hanno abbellita. Questa custodisce le reliquie del Santo dei voli e protettore degli studenti, molto amato dagli osimani. La Basilica è un' importante meta di pellegrinaggio da parte dei suoi devoti. Nel complesso religioso sono comprese le stanze dove S. Giuseppe trascorse gli ultimi periodi della sua esistenza, ora contenenti oggetti ed ex voto legati al Santo.

Su Corso Mazzini, principale asse cittadino, prospettano diversi nobili palazzi e chiese degne di nota, oltre a negozi vari esercizi pubblici e la movida osimana. Verso il centro di questo lungo itinerario, in Piazza Marconi, è situato il Teatro La Nuova Fenice con il suo armonioso prospetto fatto di portoni e finestroni luminosi. Fu costruito alla fine dell' Ottocento, tra il 1877 e il 1894, dall' architetto Canedi ed inaugurato subito dopo con la Carmen di Bizet. E' uno dei più bei teatri storici delle Marche e sono sempre interessanti le varie opere che vi vengono rappresentate.

Proseguendo su Corso Mazzini si sale al secondo colle del lungo rilievo dove è sorta l' antica Auximum romana e si arriva a Piazza Dante. Questa è stretta lunga tra Palazzo Gallo e lo splendido portale e portone della Chiesa di S. Gregorio. Perpendicolare a questa si allunga l' imponente facciata di Palazzo Campana. Questo magnifico edificio settecentesco era in origine sede di un collegio ed un seminario; ha avuto personaggi illustri che sono passati nei suoi ambienti, come i papi Leone XII e Pio VIII. Attualmente è sede del Museo Civico e della sezione Archeologica, dell' Archivio e della Biblioteca storica. Inoltre è la prestigiosa sede di importante mostre ed eventi.
Poco oltre il percorso tende a scendere e la via prende il nome Giacomo Matteotti. Quattro piccole chiese - S. Lucia, S. Maria del Carmine, S. Leopardo e S. Pietro all' Ospedale - s' incontrano in poco spazio. Poi, in fondo alla via, spunta maestosa la scenografica Chiesa di S. Marco, con i suoi portali, i suoi finestroni e lo slanciato campanile. Le sue antiche origini risalgono agli inizi del XIV secolo poi, nel corso dei secoli, ha avuto sostanziose ristrutturazioni fino al XVIII secolo con l' aspetto attuale. Al suo interno diverse ed importanti sono le opere artistiche presenti; tra queste risalta la pala d' altare Madonna del Rosario del Guercino, restaurata recentemente nel 1992.






Una breve discesa e si è arriva al vertice meridionale di Osimo, a Porta Vaccaro. In epoca romana le porte cittadine erano tre; a sud ovest Porta Musone usciva la Flaminia per Nocera, a nord ovest Porta S. Giacomo con la strada per Ancona e a oriente la Porta S. Eustochia, ora scomparsa. Nel Medio Evo le porte sono aumentate, tra grandi e piccole e fortificate. In tempi moderni erano sei, ma alcune sono scomparse per motivi di praticità urbana. L' aspetto attuale di Porta Vaccaro risale alla ristrutturazione del 1937 da parte dell' architetto Sabbatini; vennero aperti i fornici laterali ed eliminate casupole e botteghe che vi erano addossate.
Appena oltre Porta Vaccaro è presente lo snodo viario di Largo Trieste, da cui è possibile aggirare la cerchia muraria di Osimo dal versante settentrionale o da quello meridionale. Una bella balconata permette la visuale verso il Monte Conero e la valle del Musone, anticipata da un' artistica istallazione. E' opera di Ubaldo Pierpaoli ed è dedicata agli esuli Istriani, Fiumani, Dalmati e di tutto il mondo. Diverse altre opere d' arte abbelliscono la già magnifica città di Osimo. Tra queste molto scenica è quella posta sulla rotonda della provinciale che sale da Osimo Stazione. Si intitola Gironda, è dell' artista Franco Torcianti e gli elementi e le figure presenti richiamano alla mente S. Nicola da Copertino, il santo dei voli molto amato ad Osimo.
Il sentimento religioso è molto sentito ad Osimo, sia verso i suoi S. Leopardo e S. Nicola, sia verso le altre innumerevoli chiese presenti nel centro storico. Merita una visita il Santuario di Campocavallo, raggiungibile per tre chilometri nella valle del Musone. Lo straordinario edificio religioso fu edificato nel 1892, in seguito ad eventi miracolosi attribuiti ad una Sacra Immagine. In onore di Nostra Signora, ogni anno, vi si realizza la Festa del Covo; si tratta di una sentita processione in cui vengono fatti sfilare carri con soggetti religiosi realizzati con spighe di grano. Viene realizzata ogni prima domenica d' agosto e le migliori realizzazioni vengono ospitate nel Museo del Covo di Campocavallo.

                                                         
                                                                      di William Tallevi


                                                             


                                                         

                                                   



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