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L' ondulata cresta dei monti di Montelago ( MC ) ( 2 di 2 )

Il vasto altopiano maceratese di Montelago è in realtà composto da due piani leggermente sfalsati, visto che un certo dislivello li separa. Entrambi sono ambienti chiusi, circondati da un perimetro di monti e le acque defluiscono nel sottosuolo con fenomeni carsici. Il piano più settentrionale, più basso, riceve le acque anche dal gemello più in alto con collegamenti sotterranei. La gran quantità d' acqua meteorica e di scioglimento delle nevi lo tiene in vita fino a primavera inoltrata. Poi il carsismo ed un canale di scolo che conduce verso un inghiottitoio, fanno pian piano sparire il lago. Tutto il suo bacino, in piena estate, diventa un enorme distesa d' erba.
In tutto l' altopiano sono pochissime le costruzioni, l' attività umana è quasi esclusiva ad allevamento, per il resto l' ambiente è magnificamente selvaggio. La natura regna sovrana nei grandi spazi erbosi e nelle ondulate montagne che li racchiudono. Questi motivi attirano gli amanti del verde e gli appassionati degli sport all' aperto. Tra le tante escursioni possibili molto gratificante è il percorso di cresta tra i monti Primo ed Igno. Quest' escursione regala la visuale completa dei Piani di Montelago e delle panoramiche su monti e vallate circostanti. Vista la lunghezza dell' uscita o si sceglie un tragitto ad anello, o di fare due tratti distinti. Nel secondo caso, nella fotografia è rappresentato il segmento verso nord.
Il bacino del lago di Montelago è il punto di riferimento per le varie escursioni; prendendo la carrareccia che taglia i due piani in senso verticale si sale alla piccola sella tra i due tratti della cresta montuosa. Svalicando si scende a valle verso S. Erasmo e la pianura sotto Camerino; con le indicazioni verso destra si sale verso i rilievi del Monte Campalto. Anche qui, come nel segmento a nord, l' andamento della cresta è ondulato ed il terreno è adibito a pascolo. La traccia di una carrareccia cavalca la cresta verso il lontano Monte Igno; il percorso è a vista e non c' è pericolo di sbagliare.
La vetta di Monte Campalto, il primo rilievo importante di questo segmento, è su una piccola cresta che si spinge verso oriente e verso la sottostante vallata. Questa posizione un po' defilata permette la visione del tragitto restante da fare verso il Monte Igno, che chiude la cresta montuosa a sud. Dopo aver superato un altro rilievo, senza nome, si arriva alla sua base. A differenza degli altri rilievi, Monte Igno è parzialmente ricoperto da alberi e ci sono diverse tracce di carrarecce. Prendendo verso destra si scende nel bosco, verso la Madonnina di Monte Igno, mentre procedendo dritto si sale alla sua panoramica vetta.

La salita che si deve affrontare è ripida e bisogna perciò affrontarla con calma. Il panorama, se possibile, si fa sempre più aperto e si riescono a vedere tutti i monti della zona fino ai non lontani Monti Sibillini. Uno sguardo indietro fa apprezzare la bellezza della lunga cresta, appena percorsa. Si riconoscono tutti i  suoi rilievi secondari, fino al lontano Monte Primo e si riesce a comprendere come questa piccola cresta divida l' Altopiano di Montelago dalla sottostante pianura in direzione di Camerino. Un falsopiano al termine della ripida carrareccia aiuta a riprendere fiato. Un ultimo piccolo boschetto con un ripetitore, poi ci si rende conto che manca poco alla vetta ed il percorso si fa a vista.
Pur non essendo rocciosa, la vetta di Monte Igno risulta un alto panettone erboso arrotondato. Una moderna croce metallica indica il suo vertice a 1.435 metri d' altezza. La splendida giornata permette di avere una visuale totale verso i quattro punti cardinali. Si riescono a vedere i monti che compongono la lunga cresta del S. Vicino, i monti di S. Severino ed i lontananza i
Monti Sibillini, sul versante orientale.  Tra questi e l' Igno si riconoscono Camerino e tutte le sue innumerevoli frazioni. Sul versante opposto dominano la scena i monti Vermenone, Linguaro e la lunga catena dei rilievi del Monte Pennino.
Verso nord ovest si riconoscono i monti Gemmo, Tre Pizzi e Castel S. Maria e si può godere l' intera visuale dei due Piani di Montelago. Girando lo sguardo verso ovest, dopo la catena dei rilievi di Monte Pennino, si riconosce la stretta e lunga vallata del Fiume Chienti con la cittadina di Serravalle in Chienti. Oltre s' allarga la pianura del Piano di Colfiorito, anch' esso bacino di un antico lago, prosciugato dai Da Varano, signori di Camerino.



Per il ritorno si può scegliere tra due possibilità: rifare il percorso fatto all' andata sull' ondulata cresta, oppure completare il giro della vetta di Monte Igno e scendere con un percorso ad anello. Nel secondo caso bisogna scendere con accortezza perchè il versante è ripido, anche se leggermente scalinato dalle stratificazioni della vetta e dai camminamenti creati con gli zoccoli dal bestiame. Sotto di noi s' intuisce una piccola sella, poco oltre una zona boscata, dove inizia la parte alta dell' Altopiano di Montelago. Questo si riesce a vederlo in prospettiva e per tutta la sua lunghezza. Non molto lontano dalla sella si intuisce una carrareccia che procede verso i pascoli, facendo tappa tra varie fonti e riportando al punto di partenza.
Diverse sono le fonti presenti sul Piano di Montelago e si capisce che l' acqua è l' elemento principale di questi ambienti. Grazie ai fenomeni carsici, che si creano nel sottosuolo, molti torrentelli spariscono letteralmente. In lontananza si vede un rimboschimento, nei pressi del quale c' è un corrugamento calcareo che divide i due piani. In questa zona fu praticata una fenditura artificiale per prosciugare il bacino del Piano superiore. Artefici furono i Da Varano di Camerino. Sull' altopiano è presente pure un piccolo lembo di torbiera ed è stato istituito un Geopark, per custodire e presentare gli elementi geomorfologici e archeologici presenti. Infatti l' intera zona ha testimonianze di antiche frequentazioni umane.


                                                                             di William Tallevi


                                                                       

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