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Sant' Elpidio a Mare ( FM ) roccaforte fermana sulla rupe

Sant' Elpidio a Mare è uno dei borghi fermani più ricchi di testimonianze storiche ed artistiche. Si eleva su una rupe a 251 metri di altezza sul livello del mare a cavallo delle vallate dei fiumi Ete Morto e Tenna ad una quindicina di chilometri di chilometri da Fermo. Nonostante la denominazione " a Mare " dista una decina di chilometri dall' Adriatico. Due sono le ipotesi sul nome: la prima dice che derivi da Lupidio, antica divinità umbro-romana, mentre la seconda teorizza il nome del santo monaco Elpidio, divenuto con il tempo patrono della città e le cui spoglie sono conservate ancora oggi in un sarcofago della Collegiata. Nella fotografia la panoramica della città che si affaccia dalla rupe su cui è costruita, sul versante occidentale.
Ancora due sono le ipotesi sulla seconda parte della denominazione di Sant' Elpidio a Mare: su una pergamena del XI secolo la città venne definita Majore per distinguerla da Sant' Elpidio Morico, castello dell' interno del fermano. L' abbreviazione di Majore in Ma.re sarebbe rimasta nell' uso fino ai giorni nostri. L' altra ipotesi è che " a Mare " voglia identificare il Sant' Elpidio più grande e vicino all' Adriatico. 
L' aspetto della Sant' Elpidio a Mare attuale è di un centro medievale fortificato a castello su una rupe di cui rimangono lunghi tratti della vecchia cinta muraria con torri ed un torrione risalenti al XIII e XIV secolo. La pianta cittadina risulta stretta ed allungata con tre vie che la percorrono per lunghezza e diversi vicoli per larghezza. Tre le vie di accesso al borgo: Porta Romana, Marina e Canale, rappresentata nella fotografia, difesa da due baluardi del XIV secolo sul versante sotto la rupe.
La tradizione locale fa risalire l' origine della attuale collocazione di Sant' Elpidio a Mare alla distruzione di Cluana, antica città romana costruita nei pressi della foce del Fiume Chienti ad opera dei Goti nel 410 d. C. I suoi superstiti avrebbero cercato un luogo più facilmente difendibile per costruire il loro nuovo borgo sull' attuale rupe. Il nucleo centrale risale al XI secolo e sorge attorno al Castello di Sant' Elpidio, nel territorio di una delle più antiche e potenti abbazie benedettine delle Marche: Santa Croce al Chienti del IX secolo. Il periodo di maggior splendore del borgo fermano è quello in cui si è eretto a libero comune. Il centro cittadino, in cui sono presenti gli edifici più rappresentativi del borgo, è Piazza Matteotti che si raggiunge da Porta Romana con Corso Baccio, principale arteria cittadina. Da Porta Canale si risale in piazza con la via omonima, mentre da Porta Marina si risale Via Errighi. Tre gli edifici di culto presenti in piazza: nella fotografia è rappresentata la Basilica Lateranense della Misericordia del XIII secolo di fianco alla massiccia presenza della Torre Gerosolimitana.
Sant' Elpidio a Mare fu sempre in lotta tra i castelli vicini e quando, nel XIII ebbe la possibilità di costruire un porto tra i fiumi Chienti e Potenza, divenne tanto importante da entrare in contrasto con la vicina e potente Fermo. Proprio la politica di contrasto con i fermani influenzerà tragicamente la storia degli elpidiensi nel XIV secolo. Diverse furono le lotte, gli assedi con morti e distruzione. Nonostante tutto gli elpidiensi, dal 1380 in poi, ricostruirono la loro città sul Colle della Pieve e tornarono ad avere un ruolo importante nel territorio circostante. A fianco della Basilica Lateranense della Misericordia s' innalza la Torre Gerosolimitana o dei Cavalieri di Malta del XIV secolo, simbolo cittadino. E' alta 28 metri con orologio, stemmi dell' ordine cavalleresco, lapidi e due antiche campane del 1600. Non aveva una funzione prettamente difensiva, ma con la sua connotazione mistico-religiosa divenne simbolo della cittadina moderna.


Attigua alla misteriosa torre si erge maestosa la Perinsigne Collegiata del XIII secolo, ma ricostruita nel 1639. La fiancata che da sulla piazza ha avanzi gotici con cinque finestre dell' originaria costruzione trecentesca ornate di terrecotte. L' interno è a tre navate su pilastri; è la maggiore chiesa cittadina ed è dedicata a Sant' Elpidio, Santo Patrono della città i cui resti sono custoditi sotto l' altare maggiore. Altre importante opere d' arte sono un bellissimo sarcofago romano scolpito del IV secolo d. C., tele di Palma il Giovane, di Pomarancio, di Nicola Monti. E' presente un monumentale altare ligneo dell' Annunciazione di Angelo Scoccianti del 1702 ed un prezioso organo costruito da Gaetano Callido nel 1765.
A lato della Perinsigne Collegiata sorge il Palazzo Comunale, dal prospetto classico grazie alle eleganti arcate d' ingresso e finestroni in corrispondenza. E' stato costruito nel secolo XVII ed è attribuito all' architetto Pellegrino Tibaldi. Diverse sono le importanti opere d' arte presenti al suo interno: tra queste spicca un polittico di Caro Crivelli composto da 14 pannelli, raffigurante l' Incoronazione della Vergine e Santi. In città è presente pure la Pinacoteca Civica Vittore Crivelli, ospitata nell' ex convento dei Padri Oratoriani della Congregazione di S. Filippo Neri. Nell' archivio comunale sono conservate molti manoscritti, tra cui bolle imperiali e papali e pergamene, e più antiche datate 886. Un po' più defilata rispetto all' edificio comunale è situala la piccola e graziosa Chiesa del Sacramento con bel portale del XV secolo.
Per gli antichi vicoli del grazioso centro storico elpidiense o lungo le panoramiche mura dell' antico castello si respira il fascino senza tempo della storia cittadina; basta scendere in Via dei Torrioni per ammirare lo straordinario scenario del borgo sulla rupe. Soprattutto sul lato occidentale la vista spazia su straordinari panorami che vanno dai colli con le vicine cittadine, le vallate e le colline che si perdono in lontananza fino ai monti Sibillini.




Una breve visita a Sant' Elpidio a Mare può iniziare a Porta Romana, sul lato nord est, dove ha sede l' Ufficio Informazioni. Si prende quindi Corso Baccio dove, al n° 31, è l' edificio che ospita la Pinacoteca Civica Vittore Crivelli e il Museo della Calzatura. Non lontano è Piazza Matteotti con gli importanti edifici descritti in precedenza. Si può quindi scendere a vedere Porta Canale e risalire a vedere il panorama da Via dei Torrioni. Una rapida discesa, dalla piazza principale porta a Porta Marina, qui nella fotografia. proseguendo verso nord in Viale Roma si ritorna al punto di partenza, costeggiando le mura orientali.
Ritornati a Porta Romana si può concludere la visita a Sant' Elpidio a Mare prendendo Via delle Mura per andare a godere ancora per un' ultima volta lo straordinario panorama elpidiense. Dall' altro lato della valle del Fiume Ete Morto si erge Montegranaro che, assieme a alla non lontana Monte Urano ed alla stessa Sant' Elpidio a Mare costituisce un polo calzaturiero famoso in tutto il mondo.








                                                              di William Tallevi




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