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Visita al Santuario di Frasassi ( AN )



Il Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi è formato dalle due gole omonime, scavate dai fiumi Esino e Sentino e dai monti che le circondano. La zona è famosa per le grotte scoperte negli anni '70 e visitate da migliaia di persone l' anno, per lo straordinario scenario rupestre, gli aspetti naturalistici e storici. Nella Gola di Frasassi, un breve percorso lastricato di circa 700 metri, tagliando il versante del monte omonimo, porta alla grotta dove è situato il Santuario della Madonna di Frasassi. All' inizio del percorso è situato la statua di Papa Leone XII, nativo della vicina Genga, che volle realizzare un Santuario più rappresentativo, rispetto al precedente oratorio rupestre. La realizzazione scultorea è del famoso artista marchigiano Bruno d' Arcevia.





Il percorso inizia alla frazione Pianello, sulla provinciale tra Sassoferrato ( AN ) e Genga, poco dopo essere entrati nella gola. E' un tragitto breve, ma ripido e questo permette di avere un' ottima panoramica sulle pareti dei monti Valmontagnana, nella fotografia, e Frasassi. Salendo s' incontrano postazioni usate a dicembre per il famoso presepe vivente e le stazioni della via crucis.






Arrivati quasi in vetta, il percorso si insinua sotto la parete strapiombante del Monte di Frasassi e termina di fronte ad un portale in pietra, accesso al piazzale del Santuario.








In realtà gli edifici religiosi sono due, come le grotte comunicanti e quasi parallele dove sono collocati. In lontananza a destra si vede la chiesetta medievale di Santa Maria Infra Saxa, vecchio oratorio rupestre, ed il nuovo e candido Santuario della Madonna di Frasassi a sinistra.









Fu il Pontefice Leone XII, nato nella vicina frazione di Monticelli di Genga, a volere erigere questo nuovo e più rappresentativo Santuario tra il 1823 e 1828, su progetto di Giuseppe Valadier. Si tratta di una chiesa neoclassica a pianta ottogonale, quasi incastrata al centro dell' ampia grotta.








L' interno del Tempietto del Valadier è semplice ed elegante, con la statua della Madonna sull' altare e le molte finestre che danno luce all' interno.








Alle spalle del Santuario neoclassico la cavità della grotta va a restringersi in salita; vi sono stati fatti importanti ritrovamenti preistorici. Le scalinate e gli slarghi terrazzati sono stati sistemati per ospitare le postazioni del presepe vivente di Frasassi.









Oltre al candido Tempietto del Valadier si incontra l' antica chiesa di Santa Maria Infra Saxa, addossata alla parete della grotta centrale, con una cavità secondaria che si apre dietro di essa. Era un antico oratorio medievale e primo santuario mariano del posto.







Una scaletta di ferro permette l' accesso all' interno della chiesetta. L' ambiente è stretto ed allungato, creato addossando muri e soffitto alla parete arcuata della montagna. Le piccole finestrelle che permettono l' ingresso alla luce e l' essenziale arredo religioso, creano una profonda atmosfera spirituale. Questi due santuari sono molto conosciuti e frequentati per le occasioni religiose o per visite turistiche, data la bellezza della grotta e della Gola di Frasassi.






                                                              di William Tallevi


                                                  
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