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Dal Parco del Cardeto al Porto di Ancona


Il Parco del Cardeto di Ancona è un gigantesco polmone verde della città dorica situato tra l' ex Ospedale Umberto I, i tre fari ed il Duomo di S. Ciriaco a strapiombo sul mare. Fino a pochi anni fa era una zona militare e quindi inaccessibile, ora è diventato un vero gioiello verde. E' stato attrezzato a giardino, riqualificando le aree verdi, aggiungendo le strutture necessarie, dotandolo di sentieri, punti panoramici e tabelle, diventando ben presto luogo di ritrovo per relax o attività fisica, lontano dallo stress della città sottostante. Nella fotografia, panorama dal Monte Cappuccini verso il Cardeto.
Diversi sono gli ingressi al Parco: da Via del Faro, Via Cardeto, Piazzale Martelli, Via Friuli, Via Volturno fino al Sentiero Panoramico che sale dal Duomo di S. Ciriaco. Al suo interno sono presenti la Chiesa di S. Caterina, le Fortezze di Monte Cappuccini e Cardeto, la Polveriera Castelfidardo, il Cimitero degli Inglesi e degli Ebrei e tre fari; il Nuovo Faro del 1973, il Semaforo non più in uso ed il Vecchio Faro del 1859 in mattoni alto 16 metri, nella fotografia.



Un Sentiero Panoramico collega la Fortezza del Monte Cappuccini con il suo Faro, al Colle Guasco dove si erge il Duomo di Ancona dedicato a S. Ciriaco, dietro s' intravede il mare ed il porto. Il colle anticamente si chiamava Cumero dalle parole greche Kuma ed Oro, che insieme significavano " monte opposto al mare ". In seguito prese il nome di Colle di S. Ciriaco, fino a quando il Colonnello Cesare Guasco fece eseguire importanti fortificazioni verso il mare ed ebbe l' onore di avere il suo nome collegato al colle.


La Cattedrale di S. Ciriaco è uno dei simboli della città, nonchè una delle chiese più belle e visitate delle Marche. La posizione isolata sul Colle Guasco la rende subito visibile anche in lontananza. La sua storia parte a lontano, essendo stata costruita sui resti di un tempio greco ed una basilica paleocristiana. Dal 1017 dedicata a S. Ciriaco è di stile romanico gotico con un bellissimo protiro con arco a pieno sesto sostenuto da colonne poggianti su leoni. L' interno è a croce greca a tre navate, con al centro una bella cupola dodecagonale. A fianco il campanile trecentesco è quanto resta di un' antica fortificazione militare.

Da Piazza del Duomo la visuale sull' intero bacino del porto è magnifica. Un piccolo sentiero panoramico scende nel verde verso di esso, tagliando i tornanti stradali; è un piccolo tratto terminale del più armonico Itinerario Storico che tocca tutti i principali monumenti cittadini. Nella fotografia l' Arco di Traiano e quello Clementino.












La città dorica è tra le poche sull' Adriatico a vedere sorgere e tramontare il sole sul mare, infatti si distende come un promontorio a forma di gomito. Tale infatti è il significato del nome greco Ankon, da cui deriva il nome della città, che fu fondata da navigatori Dori. Fin dai tempi antichi il suo porto fu importante centro di viaggi di persone e cose collegando Ancona con le più importanti città dell' Adriatico e Mediterraneo. Oggigiorno al Porto di Ancona attraccano anche grossi traghetti e navi da crociera, come quella raffigurata dalla fotografia.



Il piccolo Sentiero Panoramico che scende da S. Ciriaco al porto, prima di arrivarci, passa di fianco alla cosidetta Casa del Boia. Era l' abitazione, in tempi passati, del carnefice di Ancona, apprezzato per i suoi " servizi ", ma isolato in uno spigolo lontano dai cittadini per bene, la cui vicinanza metteva imbarazzo. Una volta scesi a livello del mare, si incontrano i ruderi del Porto Romano, riportato alla luce negli anni 1999 e 2000 dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche. Si tratta di un significativo tratto del porto dal IV secolo A. C. in poi con edifici, magazzini adibiti alla costruzione e riparazione di navi, ed un' imponente mura di età repubblicana che lo cingeva. Quindi ci troviamo di fronte l' Arco di Traiano e quello Clementino, nella fotografia.
Il candido Arco di Traiano è stato edificato nel 115 D. C. da Apollodoro di Damasco in onore di Traiano, fautore della rinascita del Porto di Ancona. Era adornato di decorazioni e fregi, purtroppo scomparsi con il trascorrere dei secoli. L' opera, che mantiene ancora lo slancio e l' eleganza di un tempo, è stata recentemente restaurata e sottoposta ad interventi di illuminazione che ne hanno esaltato il profilo. Dietro si scorge il Colle Guasco con la Cattedrale di S. Ciriaco.



L' Arco Clementino fu progettato in stile neoclassico dall' architetto Vanvitelli in onore del Papa Clemente XII, la cui statua, poi collocata in Piazza Plebiscito, doveva essere contenuta sopra l' attico. L' Arco rimase incompleto e successivamente l 'opera fu affidata all' architetto Marchionni per volere di Papa Benedetto. La facciata verso il mare è in pietra d' Istria, mentre quella verso la città è in semplice laterizio. Nella fotografia, dentro l' arcata si notano l' Arco di Traiano, collegato da un tratto di mura con camminamento e il Colle Guasco con S. Ciriaco.











                                                                         di William Tallevi


                                                           



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