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Dalla bella Gualdo Tadino ( PG ) allle verdi Val Sorda e Serra Santa


Gualdo Tadino è una antica e nobile cittadina che è situata alle pendici dell’ Appennino Umbro – Marchigiano, in uno straordinario contesto naturale. Sorge su un colle a 535 metri di quota nell’ Umbria nord occidentale lungo la Via Flaminia, nella valle del torrente Rasina, con alle spalle una lunga infilata di monti. Questi vanno dal Valico di Fossato di Vico al Passo del Termine ed hanno come vetta principale il Monte Penna, mentre è il Monte Serra Santa che sovrasta il centro di Gualdo Tadino, come si vede nella fotografia. Questi rilievi non sono altissimi, hanno vette arrotondate, ma presentano una gran varietà di ambienti, panorami ed una ricchezza floreale ed animale. 









Il territorio comunale di Gualdo Tadino, oltre le bellezze artistiche e storiche del suo centro storico, può offrire la varietà dei paesaggi, l’ abbondanza delle acque e la salubrità dell’ aria. Per questi motivi, oltre le diverse strutture turistiche presenti, attira un’ enorme numero di persone in cerca di relax, per un contatto diretto con le bellezze naturali e di possibilità di svolgere i vari sport all’ aria aperta. Una comoda strada sale con pochi chilometri alla zona turistica montana sopra Gualdo Tadino tra i monti Maggio e Serra Santa. Qui sono presenti grandi spazi verdi, boschetti, un laghetto, alcuni edifici di culto, tre rifugi, aree di sosta, edifici per l’ accoglienza turistica. Il percorso proposto vuole presentate il borgo cittadino di Gualdo Tadino, la sua verde località turistica di Val Sorda e l’ Eremo di Serra Santa.




Gualdo Tadino si presenta con una pianta urbana stretta ed allungata su un rilievo terminale della sovrastante Serra Santa, a controllare i traffici del fondovalle. E’ attorniata da una robusta cinta di mura, con diversi bastioni difensivi, il vertice ovest presenta la massiccia Porta di San Benedetto, fatta costruire dall’ Imperatore Federico II nel 1242. Sul vertice est, in posizione più elevata e dominante, è posta la Rocca Flea, a chiudere e difendere il centro storico. L’ asse principale cittadino sale da Porta di San Benedetto alla Rocca Flea, con le seguenti denominazioni: Corso Piave, Corso Italia e Viale della Rocca. Su questo percorso cittadino si aprono le quattro piazze principali: Mazzini, XX Settembre, Martiri della Libertà e Garibaldi, su cui prospettano i principali monumenti cittadini.





Tre comodi parcheggi in direzione nord: i piazzali Federico II, Beato Angelo e Don Davide Berrettini e il parcheggio Largo di Porta Romana in direzione sud, permettono la sosta automobilistica e la successiva possibilità di salire verso il centro storico. Il centro cittadino di Gualdo Tadino è la centrale Piazza Martiri della Libertà; qui sono presenti i maggiori edifici civili e religiosi e l’ Ufficio Turistico. Qui è bene procurarsi la pianta della città, con un percorso consigliato di visita e la cartina con il percorso stradale ed i sentieri segnalati per salire alla verde Val Sorda e al panoramico Eremo di Serra Santa. Nella fotografia sono presenti la Cattedrale di San Benedetto con  la Torre Civica, posta sul retro del Palazzo del Podestà.





Il percorso proposto dalla piantina turistica di Gualdo Tadino tocca le diverse interessanti chiese del centro storico: S. Francesco ,S. Maria dei Raccomandati, S. Donato, S. Chiara, S. Margherita. Non mancano gli interessanti musei: quello Regionale dell’ Emigrazione, della Ceramica e Archeologico degli Antichi Umbri per finire con l’ Opificio Rubboli. Molto interessante è anche il passaggio panoramico su Via delle mura, iniziando da Porta S. Benedetto. Quindi il percorso si avventura tra le caratteristiche viuzze cittadine, per concludersi nella parte alta della città, dove svetta maestosa la splendida Rocca Flea. Fu costruita intorno al X secolo e rappresenta la più significativa architettura militare medievale dell’ Umbria. Al suo interno è ospitato il Museo Civico con tre interessanti sezioni: archeologica, pinacoteca e ceramiche artistiche “ a lustro “ tipiche di Gualdo Tadino. La Rocca Flea è il simbolo cittadino più rappresentativo di Gualdo Tadino, città dal grande passato storico. 



Quattro sono state le epoche che hanno visto crescere e sviluppare la cittadina umbra: l’ origine umbra, l’ arrivo dei Romani, il dominio dei Longobardi ed il periodo medievale in genere. Finito il percorso cittadino si può continuare a fare l’ esplorazione del territorio gualdese salendo sui monti che sovrastano l’ abitato. Le possibilità sono due: o con dei sentieri o con la strada. Avendo tempo e voglia si può scegliere di salire a Serra Santa con degli impegnativi sentieri e poi scendere in Val Sorda e tornare con la carrozzabile, oppure usare il mezzo automobilistico fino a Val Sorda e poi continuare a piedi. In ogni caso si avrà la possibilità di immergersi in tranquilli ambienti naturali, con diverse possibilità di svago.







Appena sopra la Rocca Flea partono i sentieri che conducono verso l’ Eremo di Serra Santa: il n° 241 e poi il 204 dal versante nord ed il 206 e 208 da sud. Tutti e tre i percorsi si uniscono per salire l’ ultima  ripida cresta rocciosa per la vetta. La fatica della salita e l’ arrivo allo spiazzo dell’ eremo sono ripagati dagli straordinari panorami sulla vallata e sulle cime vicine. La strada per la vetta è più lunga, con molti tornanti, ma è più abbordabile riguardo a pendenze ed in ogni caso alla zona turistica di Val Sorda ci si può sempre arrivare in automobile. Questa scelta permette la visione ravvicinata delle belle creste rocciose di Monte Maggio e Le Senale, le vette che sovrastano la zona turistica della Val Sorda. Nella fotografia, scattata dalla vetta del Monte Maggio, la si scorge in tutta la sua splendida bellezza naturale e solitaria, che risale verso l’ Eremo di Serra Santa.




La zona turistica della Val Sorda è nella sella tra il Monte Maggio e gli ultimi pendii della Serra Santa. Sono presenti tre rifugi, alcune strutture di accoglienza  turistica, piazzole di sosta ed un laghetto. Vi passa il Sentiero Italia, più diversi altri percorsi segnalati, inoltre è poco lontano il confine con regionale con le Marche. Grazie alle grandi distese erbose, le isole boscose e l’ ambiente naturale in genere è molto frequentata da turisti e praticanti dei vari sport. Il nome di Val Sorda deriva dalla assoluta tranquillità che vi si gode, essendo incastrata tra il colle Corbiello e Serra Santa. Una carrareccia sale all’ Eremo di quest’ ultima aggirando il primo, mentre il Sentiero Italia la percorre per la sua intera lunghezza. Rari casolari sparsi, le grandi estensioni dei prati ed i verdi boschi ne fanno un rilassante paradiso naturale. La carrareccia, che è salita a tornanti, s’ incontra con il Sentiero Italia, che è salito tagliando la Valsorda, sul lungo crinale dove sorge l’ Eremo di Serrasanta. Questo sorge in una straordinaria posizione panoramica sull’ abitato di Gualdo Tadino, sulla valle del Rasina e sui monti circostanti e nello stesso tempo è visibile da molto lontano.
L’ Eremo è costituito dalla chiesetta della S.S. Trinità, da un refettorio ed un’ antica cisterna. La sua origine viene fatta risalire al XI – XII secolo come romitorio benedettino e la tradizione ricorda la presenza di diversi importanti eremiti e santi uomini, come San Francesco e San Romualdo. Viene usato pure come rifugio ed è molto frequentato da escursionisti, turisti e cittadini di Gualdo Tadino, che lo apprezzano con venerazione. Il panoramico Eremo di Serrasanta è la conclusione del nostro percorso, con i ripidi sentieri o con la comoda automobile, ma può essere pure la base di partenza per un’ interessante escursione sulle creste appenniniche tra Umbria e Marche.











                                                                                               di William Tallevi





                                                                                   


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