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Bevagna ( PG ), cittadina gioiello della Valle Umbra

Bevagna è un piccolo borgo medievale di sorprendente bellezza posto nella Valle Umbra, quasi al centro della regione. Dista 35 chilometri dal capoluogo Perugia ed una decina da Foligno. La cittadina è circondata da una fertile e ben coltivata pianura; l' estensione del territorio comunale è di 56 Kmq in una superficie totalmente pianeggiante e può contare su una popolazione di circa 4.800 abitanti. Diverse sono le belle frazioni del circondario. Bevagna può contare su diversi e ricchi corsi d' acqua, che salvaguardano la fertilità del terreno. Il corso del Teverone abbraccia l' intero borgo, oltre alla confluenza del Clitunno, che qui assume il nome di Timia.
L' origine della cittadina umbra è probabilmente etrusca ed il suo nome deriverebbe dal termine gentilizio etrusco Mefana. Con il tempo gli Umbri presero possesso della città, fino all' arrivo dei Romani. Questi le diedero il nome di Mevania, in quanto sorgeva nei pressi della grande rete viaria della Via Flaminia. Diverse ed importanti sono le testimonianze romane nel centro storico di Bevagna; tra queste spicca la straordinaria piazza ed il perimetro delle mura, con torrioni e porte fortificate del 1° secolo a. C., seppure in gran parte rimaneggiate nelle epoche successive. E' possibile fare una gradevole camminata perimetrale su una pista ciclabile, tra mura, il verde dei giardini ed il blu dei suoi corsi d' acqua.
Grazie al fatto di essere rimasta fuori da un grosso sviluppo industriale, Bevagna ha conservato intatto il suo antico assetto urbanistico, che da romano si è trasformato in medievale ed è restato un centro urbano a misura d' uomo. Dopo aver fatto un giro della cerchia muraria cittadina si può scegliere di entrare in centro da una delle sette porte fortificate: Foligno, Cannara, Raggiolo, Guelfa, S. Agostino, Molini e Todi. La scelta può cadere su quest' ultima perchè è la più rappresentativa, in quanto porta allo scenografico Largo Gramsci, dopo aver superato la cascata del Clitunno ed il lavatoio sull' Accolta, grazie al ponte di Via Roma.
Bei giardini affiancano il procedere verso Largo Gramsci, con di fronte l' abside della Chiesa di S. Silvestro ed il Mercato Coperto. Aggirando sulla sinistra i due edifici si arriva a Piazza Silvestri, splendido cuore cittadino di Bevagna. Qui vi prospettano ben tre chiese: S. Michele Arcangelo, nella fotografia, la defilata S. Domenico, dal bel chiostro e la già citata S. Silvestro. Attorniato da questi edifici religiosi si erge il solenne Palazzo dei Consoli, con una bella scalinata ed una volta di passaggio. Una bella e squadrata fontana in marmo e la Colonna di S. Rocco completano l' armonico insieme architettonico.
Attualmente il Palazzo dei Consoli è adattato a Teatro, dedicato A Francesco Toti, mentre sul fianco verso S. Domenico è presente l' Ufficio Turistico. Piazza Silvestri è molto frequentata da turisti e locali, vi sono molti negozi, esercizi commerciali e vi si tengono molte manifestazioni ed eventi durante l' anno. Vi convergono i corsi Matteotti ed Amendola e Via Gramsci, principali arterie cittadine. Queste suddividono il centro storico in quattro gaite, denominazione degli antichi quartieri medievali: S. Maria, S. Giorgio, S. Giovanni e S. Pietro.

Il Mercato delle Gaite è sicuramente il più rappresentativo e sentito evento della tradizione locale. Diversi sono gli aspetti caratteristici di questa manifestazione; tra questi si evidenzia la riproposizione dei mestieri medievali, negli angoli più caratteristici di Bevagna. Inoltre ogni gaita allestisce il proprio mercato medievale e non mancano le taverne che offrono piatti e ricette dell' epoca. Ci sono inoltre la gara gastronomica tra le gaite per il miglior piatto antico e la cena medievale, con musici e danzatori. La conclusione è con la spettacolare gara di tiro con l' arco. Questa è l' occasione di conoscere al meglio la cittadina umbra e la sua gente.
Continuando la visita verso Corso Matteotti s' incontra Palazzo Lepri con il Museo Civico di Offagna. Con un unico biglietto, fatto all' Ufficio Turistico, è possibile visitare museo, mosaico delle terme romane e teatro. Sulle vie principali sono presenti diversi palazzi nobili ed edifici religiosi, mentre numerosi e caratteristici vicoli collegano il centro con le varie gaite.
Superato il Palazzo Comunale e S. Maria della Consolazione si arriva nella zona dell' ex Foro Romano. In questa zona della Gaita S. Giovanni sono diversi gli elementi romani presenti. Uscendo da Porta Foligno, nel Parco Silvestri, è presente un tratto di Opus reticulatum romano; tornati indietro si può prendere Vicolo del Anfiteatro per andare a vedere il sito dove sorgeva il Teatro Romano, dove in epoca medievale furono innalzate abitazioni; ne resta l' andamento circolare dell' insieme. L' Anfiteatro sorgeva dietro il Foro ed il Teatro, sulla collinetta dove oggi sorge la Chiesa di S. Francesco, dalla bella gradinata d' accesso. In Piazza Garibaldi sono presenti dei ruderi, inglobati in edifici più recenti, di un tempio romano. Con una deviazione nella perpendicolare Via delle Terme Romane è possibile visitare, muniti di biglietto unico turistico, i locali delle terme, dove spicca uno spettacolare mosaico a tessere bianche e nere con soggetti marini.

La Chiesa di S. Francesco sorge sul punto più alto di Bevagna, probabilmente sopra un antico tempio romano. Risale al XIII secolo, ma il suo interno fu trasformato completamente nell' Ottocento. Conserva una pietra che la tradizione popolare indica come quella da cui S. Francesco, in località Pian d' Arca, predicò agli uccelli. Ridiscesi nella stretta e lunga Piazza Garibaldi ci si trova davanti Porta Cannara. Una volta usciti e girando sulla destra ci si trova di fronte il verde ed attrezzato Parco Filippo Silvestri, che segue l' andamento di cinta muraria e torrioni. Arrivati a Porta Foligno si continua il percorso su un tratto della pista ciclabile Assisi - Spoleto, transitando tra mura cittadine, il verde ed il lento scorrere del Clitunno. Il colpo d' occhio su fortificazioni e città medievale è notevole e si capisce facilmente come Bevagna abbia facilmente meritato l' inserimento nella lista de I Borghi più belli d' Italia.


Bevagna si trova in un fertile piano circondata da diversi corsi d' acqua: Teverone, Timia e Clitunno, che sono stati  canalizzati fin dal passato. Questo per evitare esondazioni, impaludamento e per essere sfruttati per scopi agricoli e come forza motrice per mulini e centrale elettrica. Arrivati a Porta Todi con le sue torri daziarie ed il ponte d' accesso al centro, si riesce a vedere un invaso chiamato Accolta, usato anche come lavatoio. La sua acqua cadendo generava forza motrice per il vicino mulino. Bevagna, grazie ai suoi prodotti, ha dato vita ad un Distretto Enogastronomico, con un percorso denominato " La strada degli antichi sapori ". L' intento è quello di promuovere e far conoscere olio, vino e le altre eccellenze locali.


                                                                     di William Tallevi



                                                   











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