Header Ads

A Fermignano ( PU ), nella terra natale di Donato Bramante

Il piccolo comune di Fermignano ( PU ) è situato nella media vallata del fiume Metauro, tra le città di Fossombrone ad est ed Urbania a ovest. Sorge ad un' altezza di 200 metri ed è inserito in un ambiente naturale di grande livello: a nord ha le verdi colline che si spingono fino ad Urbino, a sud le ultime pendici del selvaggio Monte Pietralata con le meraviglie della Gola del Furlo. Il mare Adriatico e le montagne degli Appennini sono quasi alla stessa distanza. Il territorio comunale è vasto circa 43 kmq per poco meno di 9.000 abitanti. Fermignano è una cittadina moderna, vivace ed operosa, ma ha pure un centro storico antico è una storia che parte da lontano.
Il fiume Metauro abbraccia il centro storico di Fermignano con un' ansa e ha determinato, fin dai tempi antichi, la storia del borgo. Questo sorge sulla sua riva sinistra ed è collegato a quella opposta da un antico ponte a tre arcate, che supera le cascatelle del fiume. Antichi ritrovamenti archeologici attestano la presenza dei Piceni in questo luogo, ma è con i Romani che inizia la storia moderna di Fermignano. Un' iscrizione su una tomba attesta la presenza della Gens Fermidia, proprietaria di questi terreni e fù sicuramente uno dei suoi componenti che fondò, attorno al 200 a. C., il Vicus di Fermidium.
Il territorio di Fermignano fu interessato dalla famosa battaglia del Metauro tra i Cartaginesi di Asdrubale Barca ed i Romani dei consoli Caio Claudio Nerone e Marco Livio Salinatore. Questo epico scontro fu decisivo per le sorti della Seconda Guerra Punica e per lo sviluppo della storia Moderna. Due piccoli rilievi si contendono la sepoltura del generale carteginese sconfitto: Monte Asdrualdo e Montelce. Il primo documento storico che cita l' antica Massa Fermidiana è datato VI secolo. In documenti del 1300 si attesta la presenza del castello di Fermignano che, alla fine del secolo, passerà sotto il Conte Antonio da Montefeltro. A questo periodo risale la massiccia Torre delle Milizie, sorta a difesa del ponte e del transito sul fiume. A metà del 1400, nelle campagne fermignanesi, nacque Donato Bramante, destinato a diventare grande architetto dell' epoca rinascimentale. Questi da piccolo veniva chiamato Asdrivaldino dal padre, perchè nato nei pressi del Monte Asdrualdo.
Fu sotto i Montefeltro che Fermignano conobbe il periodo più splendente della sua lunga storia. Tra le diverse opere furono realizzate una moderna cartiera, che restò in funzione per oltre quattrocento anni ed un mulino per macinare il grano. All' inizio del 1900 l' intero complesso edilizio fu trasformato in lanificio dalla famiglia Carotti, che restò in funzione per molti decenni. Sul versante opposto del fiume, l' incessante e laboriosa presenza dell' acqua venne utilizzata pure per l' edificio dei lavatoi pubblici.


Un moderno e funzionale restauro ha recuperato quest' antico ambiente, arricchito da un panoramico terrazzo che permette la mirabile visuale del ponte, della torre e degli spumeggianti salti del fiume Metauro. A fianco dei lavatoi pubblici è presente la squadrata mole dell' ex Mattatoio. Alla fine del vecchio utilizzo l' edificio è stato restaurato e adibito a Museo dell' architettura. Al contrario della semplice facciata, l' interno dell' edificio si presenta con una struttura complessa e molto articolata, che si sviluppa su due piani, con molte arcate che attorniano un ambiente centrale. Grandi finestroni si alternano alle arcate, creando interessanti giochi di luce. L' edificio si presta per incontri, eventi e manifestazioni.
Il Museo dell' Architettura è ovviamente dedicato a Donato Bramante, illustre concittadino e grande personalità artistica rinascimentale tra architettura e pittura. La struttura dell' ex Mattatoio è sicuramente stata eseguita prendendo ad esempio lo stile architettonico di Bramante. Il grande architetto, gloria cittadina, è stato omaggiato dalla sua cittadina con la realizzazione di un busto bronzeo, opera dello scultore Bruno Baratti, posto nei giardini della stazione ferroviaria. Inoltre l' asse principale di Fermignano è denominato Corso Bramante, con il Palazzo Comunale del 1879, impreziosito da un busto commemorativo dell' artista.








Fermignano seguirà le alterne vicende della vicina e potente Urbino e solo nel 1818  riuscirà ad emanciparsi e diventare comune autonomo.
Un monumento che vale la pena visitare è l' alta Torre delle Milizie, realizzata sotto la signoria di Federico da Montefeltro. E' alta 24 metri e serviva per il controllo del ponte e la difesa della città, funzione pian piano venuta meno. Attualmente al suo interno sono presenti modellini di legno in scala che riproducono: la Cupola di San Pietro, il Cortile del Belvedere del Vaticano ed il tempietto di San Pietro in Montorio di Roma e diverse riproduzioni di dipinti di Donato Bramante. Queste opere vennero commissionate nel 1969 dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Bramantesche in occasione del 525° anniversario dalla nascita del maestro fermignanese. L' interno della torre e suddiviso in grandi ambienti; strette e ripide scale li collegano e permettono, grazie ad ampie finestrone, la visione sui quattro angoli della città.
La Torre delle Milizie è perpendicolare all' asse principale cittadino con il già nominato Corso Bramante, che termina nella bella Piazza Garibaldi arricchita da eleganti portici. Qui e nella contigua Martiri della Libertà avvengono i due principali eventi della tradizione fermignanese: il Palio della Rana e il Gran Premio del Biciclo Ottocentesco. Entrambe le manifestazioni sono legate alla velocità, agli sgargianti colori dei partecipanti ed alla sentita competizione dei sette rioni. Questi due eventi coinvolgono tutta la città con musica, balli, taverne gastronomiche ed eventi d' arte e cultura, che attira un numeroso pubblico di turisti.

Tra i maggiori edifici pubblici di Fermignano c' è il rinascimentale Palazzo Calistri, in Corso Bramante, dal bel portale ed a tre piani che custodisce importanti collezioni. Appena fuori dal centro storico sorge Villa Isola, dimora storica quattrocentesca circondata da tre quarti dal fiume Metauro. Nel centro storico le antiche chiese sono due: S. Maria Maddalena, nella fotografia e S. Veneranda, mentre appena fuori del centro sorge il Duomo di Fermignano, di epoca recente. Imperdibile una visita alla vicina Riserva Naturale Gola del Furlo, ricca di straordinari ambienti naturali e reperti storici.


                                                                 di William Tallevi



                                                   

Nessun commento

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento!

© The Marche Experience 2014 -. Powered by Blogger.