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Camminando per Jesi ( AN ), nobile Città Regia ( 1 di 2 )

La bella e vivace città di Jesi di oggi ha un centro storico antico e nobile, con un impianto  urbano molto caratteristico. Questo è stretto ed allungato su una piccola collinetta di 97 metri, sul versante sinistro del fiume Esino, non lontana dal mare e dal capoluogo Ancona. Robuste mura quattrocentesche, con molti torrioni e porte fortificate, la circondano difendendo un centro storico ricco di palazzi, chiese, monumenti e musei. Due parti ben distinte compongono la cittadina di Jesi: la parte meno antica va dall' Arco Clementino, sul vertice ovest, alla Piazza della Repubblica. La seconda continua dal cuore cittadino verso il nucleo storico più antico, tutto racchiuso da una splendida cinta muraria.
Jesi è una città dalla storia antica e complessa, le cui vicende storiche l' hanno fatta passare attraverso innumerevoli dominazioni e guerre. Fu un antico insediamento umbro, invaso in seguito dai Galli Senoni e solo in seguito al dominio romano la nuova Aesis diventa di importanza strategica per finanze e commerci. La pace termina con le invasioni barbariche; seguono poi varie fasi storiche con i Bizantini, i Longobardi ed infine lo Stato della Chiesa. Jesi riesce a diventare libero Comune nel XI secolo ed ha in seguito la fortuna di dare i natali al grande Imperatore Federico II di Svevia. La città da filo-guelfa diventa filo-ghibellina, ha un notevole sviluppo sociale e politico e viene infine nominata Città Regia, godendo così di molto potere ed autonomia. Una piacevole passeggiata per Jesi può partire dallo scenografico Arco Clementino del 1734, eretto dagli jesini in onore di Papa Clemente XII.


Oltrepassato L' Arco Clementino ci si trova di fronte la lunga prospettiva del bel Corso Matteotti. L' ampia sede stradale, i nuovi marciapiedi, con i moderni arredi urbani ed i bei palazzi che fiancheggiano la via rendono piacevole la visita. Poco dopo s' incontra il bivio con le vie Mura Orientali e Mura Occidentali, che seguono parallele il corso principale verso Piazza della Repubblica. Continuando il nostro percorso si arriva alla bella Piazza Pergolesi, dove sono presenti due interessanti chiese ed un importante monumento. La prima, rappresentata nella fotografia, è il Santuario della Madonna delle Grazie; la chiesa e la cappella originaria sono del 1456 e furono costruite per ringraziare la Madonna per aver salvato la città dalla peste, mentre l' aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione del XVIII secolo. Il suo interno custodisce un interessante affresco del Quattrocento di Andrea di Bartolo, rappresentante la Madonna della Misericordia. L' altra chiesa è dedicata a S. Nicolo', è del XII secolo e risulta l' edificio religioso più antico di Jesi e l' aspetto attuale in stile romanico - gotico è dovuto a rimaneggiamenti successivi.

Di fronte al Santuario alla Madonna delle Grazie, al centro di un piccolo ed ordinato giardino, è collocato il candido Monumento a Pergolesi. E' stato realizzato nel 1910 dallo scultore toscano Alessandro Lazzerini in stile liberty e rappresenta una delle poche opere scultoree di questa corrente presenti nelle Marche. E' dedicata al famoso musicista e compositore Giovan Battista Pergolesi, che nacque a Jesi il 4 gennaio 1710. I suoi concittadini vollero celebrare le sue opere ed il suo genio con quest' opera e ringraziarlo per aver dato lustro al nome di Jesi nel mondo.
Da Piazza Pergolesi l' asse cittadino prende la denominazione di Via XV Settembre e al suo numero 10 troviamo l' antico e nobile Palazzo Pianetti. Questo splendido edificio custodisce la Pinacoteca Civica e la Galleria di Arte Contemporanea. Nella prima, oltre a numerosi altri artisti antichi, è presente un importante ciclo di opere di Lorenzo Lotto, un artista molto attivo nelle Marche. La seconda propone opere di artisti dall' 800 al giorni nostri, quali Guttuso, Pistoletto ed altri. Palazzo Pianetti si presenta con una notevole architettura settecentesca, con notevoli ambienti ed arredi; prima tra tutti la lunga galleria rococò, ricca di stucchi policromi unici.
L' offerta artistica museale di Jesi continua all' interno del nucleo più antico della città, racchiuso dalla cinta muraria restaurata da Baccio Pontelli. Nella bella Piazza Colocci, all' interno del Palazzo della Signoria, è allestita la Biblioteca Planettiana e di fronte, nel Palazzo Colocci - Vespucci, la Casa Museo omonima. In Piazza Ghisleri, nell' omonimo palazzo, è stato istituito da poco il nuovissimo Museo Federico II Stupor Mundi. Continuando nella vicina Piazza Federico II, nel Palazzo Ripanti nuovo, troviamo il Museo Diocesano. Per l' ultimo museo bisogna scendere in Via Valle, nel Palazzo Pianetti Vecchio, per scoprire lo Studio per le Arti della Stampa. La larga ed ariosa Via XV Settembre permette un procedere tranquillo ed attento nel cogliere la bellezza dei palazzi e le varie ammiccanti vetrine dei negozi, tra i quali spiccano diversi esercizi enogastronomici dove è possibile gustare le specialità locali. E' presente pure l' Enoteca della Regione Marche, sezione di Jesi, che propone oltre 400 etichette tra i migliori vini DOC e DOCG.
Jesi è contornata da quasi una ventina di borghi castello che anticamente difendevano il suo territorio comunale, mentre ora sono famosi perchè sono zona di produzione del rinomato Verdicchio dei Castelli di Jesi. La parte più moderna della città termina nella spettacolare Piazza della Repubblica, questa fa da cerniera con la parte più antica, accessibile dall' Arco del Magistrato. La piazza è dominata dal Teatro G. B. Pergolesi; è il cuore di cittadino di Jesi al cui centro è rappresentato un poderoso leone rampante con una corona. La tradizione dice che il leone derivi da Esio, Re dei Pelagi, mentre la corona e il titolo di Città Regia dall' Imperatore Federico II.
Dopo il sovrano svevo, nato in città nel 1294, il personaggio locale più importante è sicuramente il musicista e compositore Giovan Battista Pergolesi. A lui è dedicato il meraviglioso teatro cittadino del XVIII secolo, su progetto di Cosimo Morelli, decorato con splendidi affreschi e stucchi di Felice Giani e ricco di velluti rossi.. La struttura ha una forma ellittica e presenta tre ordini di palchi ed un loggione, oltre la platea. Questo sostituisce il vecchio e superato Teatro del Leone, che sorgeva nei pressi dell' Arco Clementino. Nel foyer e nel ridotto sono presenti collezioni dedicate a Pergolesi e Gaspare Spontini, nato nella vicina Maiolati. Il Pergolesi ottiene il riconoscimento statale di  Teatro di Tradizione nel lontano 1968.
Ai due noti musicisti locali è dedicato il Festival Pergolesi Spontini, che si svolge alla fine dell' estate. Pur essendo un evento giovane è riuscito a crearsi un suo spazio e richiamare l' attenzione di appassionati di musica classica ed opera. Diversi sono gli edifici che contornano Piazza della Repubblica; tra questi c' è Palazzo Magagnini con il suo bel portico e la Chiesa dell' Adorazione, presente a destra della fotografia. Questa era anticamente denominata dell' Orazione e Morte, in quanto la confraternita omonima assisteva carcerati e condannati a morte. Quasi al centro della fotografia è collocato l' Arco del Magistrato, il piccolo accesso alla parte più antica e protetta di Jesi.


                                                                  di William Tallevi



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