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Escursione dalla Forcella del Fargno a Passo Cattivo ( MC ) ( 2 di 3 )

Forca della Cervara o Forcella della Neve ( 1965 metri ) è una piccola sella rocciosa tra due grandi monti sibillinici: Pizzo Berro e Monte Bove Sud ed è situata sul sentiero di cresta a metà strada tra la Forcella del Fargno e Passo Cattivo. E' perciò in una posizione importante per tante interessanti escursioni ed è un luogo privilegiato per godere panorami su monti e valli. In questa fotografia, affacciandosi alla sua cresta rocciosa, si vede l' alta Val di Panico con le sue doline, serrata dai pendii del Monte Bove Nord.



Da Forca della Cervara, oltre che raggiungere Monte Bove Sud e poi scendere verso Passo Cattivo, è possibile accedere anche al dirimpettaio Pizzo Berro, nella fotografia. Questo è uno dei più piramidali e riconoscibili monti dell' intera catena dei Sibillini. Si può raggiungere abbastanza facilmente con il sentiero che sale dalla Forcella del Fargno, ma è dalla Forca della Cervara che l' accesso è più difficile, ma emozionante e che prende il nome di Ferratina. Si tratta di arrampicarsi, aiutandosi anche con le mani, sui ripidi pratoni che portano fin sotto la lunga bastionata rocciosa e quindi superare gli ultimi 40 metri quasi verticali, grazie ad una robusta catena.
Al contrario del maestoso e roccioso Pizzo Berro, il Monte Bove Sud, sopra la Forca della Cervara, non presenta grossi strapiombi, ma tranquilli pendii erbosi ideali per le discese sciistiche. Prima però di lasciare la piccola sella rocciosa, bisogna superare dei punti un po' esposti sulla sottostante Val di Panico ed è bene prestare la massima attenzione. Salendo il panorama si allarga all' alta Val Tenna ed a Cima Vallelunga e Monte Sibilla che ne fanno da contorno.



Dai dolci pendii orientali del Monte Bove Sud si riesce a godere anche la straordinaria visione delle Gole dell' Infernaccio. Si tratta, assieme a quella del Fiastrone, della forra più lunga, più ricca di bellezze naturali e più frequentata del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. E' stato il fiume Tenna a scavare, nel corso dei millenni, questa bellissima gola lunga diversi chilometri e dalle pareti alte fino a centinaia di metri. con il fiume che forma diverse cascatelle. Nel punto più stretto le scoscese pareti dei Monti Priora e Sibilla quasi si toccano.








Dopo aver superato le ultime asperità rocciose della Forca della Cervara, la salita verso la cima e la cresta del Monte Bove Sud è abbastanza facile su prati erbosi con non troppa pendenza. Ben presto si intravedono i tralicci e i casotti abbandonati del vecchio impianto sciistico della Valle del Bove, purtroppo mai entrata in funzione e che andrebbero rimossi il prima possibile. Nella fotografia è rappresentata la cresta che porta alla vetta del Monte Bove Nord, con di fronte il Monte Rotondo e la Forcella del Fargno.


Dalla vetta di Monte Bove Sud si gode un panorama mozzafiato a 360 ° su gran parte delle vette dei Monti Sibillini. Questo monte si trova a cavallo della Val di Panico e di Bove tra verdi pendii, cime e strapiombi rocciosi. Una classica escursione in quota è quella che passa, con un percorso ad anello, tra le quattro vette settentrionali del gruppo del Bove: Monte Bicco, Monte Bove Sud, Nord e Croce di Monte Bove. La fotografia presenta questo ultimo tratto, il più esposto, panoramico ed emozionante.


Dalla cresta delle due vette del Bove lo sguardo panoramico sulla sottostante Val di Bove è magnifico: si va dai ripidi pendii erbosi, le numerose pietraie e le emergenze rocciose,che si affacciano verso Frontignano, le piste di sci ed il Torrente Ussita. Il comprensorio sciistico è uno dei più importanti delle Marche, con le piste bene inserite sul versante montano senza troppi danni all' ambiente. Lo sviluppo edilizio è stato un po' caotico, mentre risulta molto invasiva la vecchia stazione con gli impianti in rovina. Da alcuni anni l' impianto di risalita di Monte Cornacchione è in funzione anche in estate, favorendo la salita di escursionisti per la vetta ed appassionati di bici da discesa , risparmiando loro una lunga e faticosa ascesa. Un interessante percorso trekking abbraccia l' intera alta valle.
Dopo essersi affacciati a godere l' interessante colpo d' occhio sulla bella Val di Bove ed aver aggirato le macerie del vecchio impianto di risalita, ci si dirige verso sud per iniziare la discesa su Passo Cattivo.
Il pendio è erboso e non presenta particolari difficoltà ed in poco tempo si arriva ai 1869 metri della sella tra il Monte Bove Sud e la Cima di Passo Cattivo, nella fotografia, risultando il passo più alto delle Marche. Questo valico permette la comunicazione tra il versante orientale dell' alta Val di Tenna con l' occidentale Valle del Nera, l' unico fiume marchigiano che non sfocia nel Mar Adriatico ma nel Tirreno. Continuando sulla cresta si può proseguire verso il lungo sentiero principale dei Sibillini, spartiacque dell' intera catena montuosa.
Il Passo Cattivo, qui rappresentato nella fotografia con dietro la grossa mole di Monte Bove Sud, è assieme alla Forcella del Fargno una delle uniche due carrarecce ad attraversare l' intera catena dei Sibillini. A rispetto della seconda, ancora transitabile, la prima è praticabile solo a piedi e in bicicletta e con grossa fatica. Il versante verso Monte Cornacchione e gli impianti di sci di Frontignano è più dirupato e sassoso, mente verso la Val di Tenna l' ambiente si allarga in una grossa distesa di,prati, utilizzati per allevamenti vari. Procedendo nella discesa, invece, la valle si restringe nella lunga, rocciosa e vertiginosa Gola dell' Infernaccio scavata dal Tenna per superare i versanti dei monti Priora e Sibilla.
   

                                                                       di William Tallevi


                                                            









                                                                      

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